martedì 31 maggio 2011

Ritorno a Puponzi

Sia ieri che oggi ho riavuto in consegna la Puponzi che al solito NON ha a vuto piacere della cosa, ha espresso viva e vibrante protesta per poi adattarsi -anche con una certa convinzione- alla sottoscritta.
E' un piacere vederla sgambettare col suo nuovo taglio beatlesiano e quegli occhioni scuri grandigrandi ed il suo eloquio procede tra alti e bassi: nel senso che tutt'ora occorre andare per intuito nuotando nel mare infinito delle sue quasi parole dai significati misteriosi MA fanno capolino parole un pò storpiate nonchè tonalità che fanno intuire un tentativo di spiegarsi, di comunicare con noi comuni mortali. Innanzitutto abbiamo una sorta di "hello" variamente modificato in "hellowwww" oppure "hellolloloww" o anche "lollolloow" poi un non ben chiaro "datto" o meglio è ovvio che richiama alla parola "gatto" ma non mi è chiaro a cosa o chi si riferisce...potrebbe intendere anche una azione connessa a qualche pupazzo dato che già una volta l'ha pronunziata guardando in una direzione ben precisa, oggi l'ha ridetta mentre si dondolava sulla poltrona a dondolo fissando me! Ovvio che la parola si dispone a varie interpretazioni...hummm...
Da che ci siamo riviste ha anche esibito una nuova espressione che qui mi è difficile trascrivere onomatopeicamente ma sostanzialmente è come se rifacesse il suono o di una galoppata o di un carro su una sassaiola...attenzione, lei già esprime il galoppo equino facendo schioccare ritmicamente la lingua contro il palato ed esattamente in presenza del cavallino a dondolo o di altro equide ludico e questo "blrlamblramblram" (evviva ci son riuscita!!) viene espresso un pò a caso oppure per vedere l'effetto che fa...Sembra farsi spazio, come precedentemente scritto, un tentativo di comunicare e dal tono delle "frasi" espresse si direbbe "Ma mamma è andata al lavoro!" dato che l'unica parola che si capisce chiaramente è "mamma" mentre una parola che si potrebbe intuire dal suono e dal "lollo" finale con le "o" piuttosto chiuse potrebbe essere "lavoro" onde per cui...
Una cosa è certa, i suoi soliloqui, o eloqui che siano certamente hanno significati reconditi, profondi e di alto tasso filosofico-culturale ma sono certa che il giorno in cui essa apprenderà il comune linguaggio umano questi andarnno perduti per sempre!!
Continua il suo assoluto disinteresse per il disegno, o meglio per lei letteralmente non esiste e nemmeno come spettarice, tutt'alpiù è motivo per sperimentare il suo assai curioso senso dell'ordine (le cose vanno tirate fuori dai contenitori affinchè poi vi vengano rimesse una ad una) cancellando il più possibile quanto viene eseguito sulla lavagna e con tutti e due i cencini presenti a tale scopo. Mentre suscitano il suo interesse -ma non oggi- le letterine, i segni matematici ed i numeri, tutti colorati ovviamente, provvisti di calamita da applicare sulla lavagnina posta dietro quella per gessetti.
Idem la sua totale passione per le macchine ma sopratutto i trenini e la realtiva ferrovia (in legno, ovvio) in particolare la attrae come una calamita e fino allo sfinimento (suo) il ponte levatoio con tanto di sbarre da passaggio a livello: detto ponte levatoio si solleva ed abbassa tramite una rotella ed un filo, un normalisàsimo quanto succoso marchingegno, MA Puponzi è OLTRE ed è decisamente poco interessata alla rotazione che favorisce l'abbassamento del ponte ma NON l'innalzamento! Tuttavvia intuendo le molteplici potenzialitàcreative della gestualità per l'abbassamento sta cercando di capirne le possibilità applicative...Insomma ancora non ha capito come fare! Appassionata dei piccoli scivoli laterali applicabili al ponte che scatenano la sua ilarità quando il trenino o i vagoncini colorati scivolano giù...oppure quando detto trenino sale e scende...i deragliamenti causano un divertito stupore stile Famiglia Addams, a volte una ironica constatazione.
Ma il top del top oggi è stato le scarpine nuove, dette anche "pappe"!! Esatto, le chiama "pappe"!! Versione mini di quelle simil-zoccolo, tutte di gomma, azzurrine con animalino sopra, inizialmente quasi ignorate una volta indossate le "pappe" suscitano richiami ansiosi e quasi crisi di pianto! Hanno il dannato vizio di scivolare via dal piedino quando lei si mette in ginocchio sulla seggiolina oppure non stanno ben infilate e dritte mentre se ne sta seduta sul pavimento. Capita visto che sono di almeno una misura più grandi del suo piedino (a parte il primo caso che evidentemente sfida la forza di gravità) seppur non ne impediscano la deambulazione. Al primo accenno del piedino che esce fuori sede (della "pappa", ovviamente) parte con l'ansioso richiamo dell'impotenza che se non seguito immediatamente sconfina nel pianto!! "Mettimelo a posto, per carità! Mettimelo apposto!!" Notare che SE vuole le scarpine le sa infilare aiutandosi con le manine (vedansi ieri pomeriggio che aveva i suoi sandaletti e li metteva e rimetteva) ma oggi le sue manine erano insindacabilmente occupate dai biscotti, una alla volta ovviamente. Ma orsù, la si prende per le manine mentre osserva la posizione elevata e muove i piedini alla ricerca dell'opportuno pertugio onde infilarli prima della deambulazione, dopo di che siete congedati! 
Stancata delle evoluzioni ferroviarie e della nuova pianola nonchè della scoperta che battere le mani sulle cosce è anch'esso interessante dal punto di vista dell'espressione ritmico-musicale ma più interessante farlo sulle mie cosce o ginocchia, infine si è provveduto ad una passeggiata extra-cameretta portando a zonzo le due bamboline nel passeggino (con tettuccio retrattile, notare la sciccheria) indossando ovviamente dette "pappe" e giungendo sino allo studiolo accanto all'ingresso per poi ritornare indietro e ripredere la manovra nel momento in cui rientrava il babbo. Ovviamente lei ha chiamato "mamma!" accellerando all'ingresso senonchè si è immobilizzata alla vista della figura paterna ed è rimasta ad osservarlo, probabilmente riflettendo sulle ingiustizie della vita o chissà...Ovviamente al minimo accenno paterno di allontanarsi da lei -onde semplicemente slacciarsi la cravatta, riporre la borsa e magari togliersi le scarpe- seguiva la sua viva e vibrante protesta ai massimi volumi e debitamente corredata di lucciconi!
It's a hard knock life!!

domenica 29 maggio 2011

Ritratto in seppia, Isabelle Allende.

Certo, con me, l'Allende parte avvantaggiata perchè sono cresciuta ascoltando storie -fiabe o racconti dell' infanzia dei miei genitori, sopratutto mia mamma- e delle loro famiglie ed il mio orecchio è sensibile a -normali- saghe familiari, se non per il fatto che si son svolte più o meno durante il periodo dell'occupazione ed è un periodo, quello, di cui è difficile non aver qualcosa di cui narrare: altri tempi, altre vite, altre genti...quasi tutte in salita e nella norma. Nessuna fuga alla ricerca di amori impossibili, nessuno scontro con le autorità morali della società o della famiglia, nessuna complicità con persone eccezionali che abbiano influito su vite altrui...se non si contano piccole eccezioni tipo i furti di mio zio e mia zia ai danni dei Tedeschi ed in favore del mercato nero ma non a loro favore e la testardaggine di mia mamma nell'andare in chiesa coi pantaloni in pieno inverno con tanto di neve alta, il prete che la cacciava fuori e lei che rientrava dalle porte laterali, la prima a sposarsi con un merdionale (mio padre, si ma i Sardi non sono meridionali) criticata ed avvisata del peggio praticamente istituì un "trend" al paese sia in materia di abbigliameno che di matrimonio con le dovute derive: tipo la tizia che indossava pantaloni tanto aderenti che mia mamma le disse che non sarebbe arrivata "intera" al matrimonio oppure quella che si sposò con un Siciliano. Oppure cose più carine tipo la slitta con cani pastori che il mio nonno materno fece ed addestrò in modo che mia zia e mio zio fossero portati a scuola, con le entrate separate per Italiani e Tedeschi, e che i cani rietrassero solo quando i due bambini fossero entrati dentro l'edificio...O lo scontro con le beghine del paese con mia nonna -credo oppure era la mia bis nonna?- per aver osato stendere le mutande lavate e la frase topica con cui la mater rispose alle signore in questione "E le vostre che nemmeno le portano?" 
Quotidianità e ribellioni d'altri tempi di donne di altri tempi...



Ma dicevo, l'Allende parte avvantaggiata con me un pò per il motivo prima scritto un pò per l'ammirazione e simpatia suscitate con Afroditia ed i suoi ricettari erotici, narrati con ironia e classe e per questo ancora di più apprezzati ed amati...ed ammetto in attesa di applicazione almeno di quelli più semplici ed alla mano... 
Per pura pigriza ammetto che da tempo avrei dovuto prender altri libri di questa signora ma ammetto anche una certa indecisone da quale iniziare, questione presto rimediata e senza saperlo, da un amico del mio ex inquilino che mi ha regalato per Natale questo "Ritratto in seppia" che già a pagina 24 mi ha letteralmente ammaliato. 
Isabel ci inizia a questa avventura con un parto, un parto difficile e dall'esito letale, in un luogo esotico, la Chinatown di S.Franciso (luogo esotico d'Occidente per eccellenza a mio parere) che dà alla luce la voce narrante di questa saga, seguito di "Figlia della fortuna" e precedente "La casa degli spiriti" che credo saranno destinati alla mia libreria in futuro...Inizialmente questa voce ci svia narrandoci di un capitano e del suo ultimo compito: il trasporto di un letto monumentale ordinato a Firenze fino alla casa di tale Paulina Della Valle, matriarca immigrata cilena con un istinto per gli affari non comune e dal carattere tanto vanitoso e capriccioso quanto la sua volontà indomita e impossibile da piegare anche nelle più tremende avversità, una donna che dirige e dirigerà da quel letto tutto sirene e nettuni e creature marine, il suo impero economico anche se coperta da un marito poco avezzo agli affari ed alla fedeltà coniugale ma comunque dalla sua parte ed una famiglia assai in vista e non solo per l'appariscenza tutta latina ma mai volgare e della matriarca e della sua magione. Il letto matrimoniale attraversa San Francisco ed è una vendetta da sbattere in faccia alla mantenuta di suo marito, vendetta che non riuscirà molto ma che per tutta la vita Pulina non rimpiangerà di aver fatto...se non poco prima di morire e di veder morire il proprio primogenito accudito proprio da quella antica rivale.
La nostra voce narrante, Aurora, ci svia apparentemente narrando -e non solo- di questo capitano e della sua esigente cliente ma anche di altre persone che sfidando non poche convenzioni per amore, e sempre per amore, si uniscono e generano figli che spesso son incroci di razze agli antipodi ed specie all'interno delle loro stesse comunità; suo padre è proprio il primogenito libertino di Paulina il quale si infervora di una bellissima fanciulla frutto dell'eccezionale unione tra una inglese ed un cinese ed Aurora stessa crescerà per cinque anni in seno a quella famiglia che vive nella Chinatown per poi esser presa sotto la tutela della nonna paterna in seguito ad un lutto...Nella sua stessa vita  passeranno persone dalle più varie genìe come il medico figlio di immigrati russi incontrato in Inghilterra, o il primo ed unico marito di Aurora, discendente di hidalgos spagnoli che vive in una regione dove la fede cristiana più conservatrice -la regola in Cile- si mescola con le credenze indie pre colombiane ed i suoi rimedi. 
Bisogna dire che non c'è una e solo una donna ordinaria in queste saghe, in questi intrecci incredibilmente ampli e meticolosi che cuciono insieme razze e nazioni e cuori agli antipodi, è anche un pò pesantuccio alla fine anche perchè difficilmente vi sono uomini mediocri, o violenti o semplicemente vili (diciamocelo, sono anch'essi tutti eccezionali, e tutti molto nobili d'animo) alla fine anche il più discutibile di essi cercherà di redimersi con chi di dovere -e sempre una donna o una fanciulla-  ma anche in vita difficilemnte vi era un quanche tono di condanne varso costui. Difficilmente la protagonista ha a che fare con la brutalità sopratutto verso lei stessa (come donna intendo) anzi praticamente mai e diciamo che ha avuto un bel culo!
Donne eccezionali e non è una parola scelta a caso ed usata con superficialità perchè stiamo parlando di un lasso di tempo tra il 1862 e il 1910 circa.
Donne che si intrecciano con uomini a loro volta eccezionali, a volte anche in seno alla loro stessa comunità che decidono di seguirli allontanandosi dalle proprie radici, a volte accade il contrario come nel caso di Paulina Della Valle che in procinto di ripartire in Cile si risposa col suo affezionatissimo e fedelissimo maggiordomo inglese il quale reggerà assieme a lei le redini di una famiglia e di un impero attraverso i marosi della nazione stessa.
Donne come la nonna materna di Aurora, all'inseguimento futile del suo primo amore, una fuga in solitudine e gravida di un figlio, attraverso una nazione, e che si rivelerà infruttuosa nel suo scopo  ma la forgerà per il prossimo vero amore assolutamente più anti convenzionale del precedente. Aurora stessa, parte cilena, parte cinese, seguirà le orme di queste donne -e uomini poichè, ripeto, anche gli uomini qui sono pregnanti e quasi mai semplici presenze- eccezionali che direttamente o indirettamente le segnano la vita e questa storia da lei narrata è anche il percorso per riannodare fili di sè stessa, recuperare parti di sè perdute nell' infanzia cresciuta nell'amore si ma senza una vera madre ed un padre amorevole seppur non biologico. E' cresciuta da nonni amorevoli e straricchi ed anticonvenzionali ma non possono curarla dai suoi incubi che hanno radici ben precise e che verranno alla luce, lenendo il tormento da essi, proprio seguendo e narrando questa saga di donne e uomini segnata e fermata da fotografie attraverso le quali essa da sempre cerca di risolversi, si scavare in sè attraverso gli altri, spesso attraverso il dolore o la sofferenza degli altri, degli umili per lo più...
Infatti il percorso attraverso la fotografia -e sè stessa- ad un certo punto predilige immagini degli ultimi della terra come contadini, operai, donne del popolo e circensi, a volte in concomitanza di momenti essenziali alla sua crescita e in occasioni storicamente importanti come scioperi di massa; attraverso la fotografia Aurora scopre pian piano in sè un occhio datole da una intimità cui riesce ad accedere, fondamentale e che necessiterà di allenamento a lungo e tormentato emotivamente con cui arrivare a svelare e svelare a sè stessa l'essenziale invisibile, le cose che per convenzione o una qualche forma di egoismo, non vogliamo vedere...


Per ora mi è un pò difficile farmi una idea della scrittura della Allende, sembrerebbe molto emotiva quindi almeno per me, difficilmente razionalizzabile ma coinvolgente anche per via di tutti quegli intrecci di personalità incredibilmente varie e tempestose, differenti come certe nazioni che da miglio a miglio mutano di aspetto e clima. Immagino che sostanzialmente essa narri in questo modo, attraverso queste persone e le loro emozioni e personalità che li guidano e forgiano in un crescendo mai caotico ma sempre supportato dall'amore che sia quello per una donna o per un uomo o per i figli o delle proprie ambizioni e principi.

giovedì 26 maggio 2011

Mumble Rumble...



Wè? Come va? Io abbastanza bene...Mi sento quasi sopravissuta...No, perchè nei giorni testè passati m'è venuto stile mattonata sul capo, un mal di testa megagalattico! Due giorni col mal di capa ed a trascinarmi come uno zombie, con le capacità intellettive rasoterra! 
Ovviamente ciò ha influito sul mio umore! Vabbè, al solito mi si possono anche mettere i piedi in testa ma ci son persone che sono pesantemente esentati da ciò...Servelloni Valzanti Viendallacollina (al secolo Sciacquetta G.) ed il suo zerbino, ad esempio! Cari, io già mi sobbarco della mia sopravvivenza quotidiana e ci tengo a ciò che faccio, il mio lavoro, e quando si lavora nelle case è ovvio che ciò che fai dura relativamente poco, capita, è normale...ma è un conto se ciò che fai viene bellamente ignorato come se non fosse dovere di chissàchi rispettarlo...Dunque io mi faccio un culo così tra lavaggi -eseguiti una volta alla settimana, bada bene- e stiraggi una casa abbia almeno le cose essenziali a posto, ovvio che nn durano molto ma se le cose son casuali o nel contesto del vivere quotidiano è accettabile, un altro conto è se qualcuno mi lascia le manate sulla specchiera non perchè casca o si appoggia distrattamente ma perchè la usa per i comodi suoi! Tempo fa oltre alle manate c'era anche la bocca ed il naso! Pulire dopo? Nah! Servelloni Valzanti Viendallacollina non si abbasserà mai a pulire dove era lindo e pulito, non è suo compito lei là ci va per farsi sgroppare e farsi i cazzi suoi che sennò le vengono gli attacchi di panico, poverina! Come potrebbe mai lamentarsi ad libitum degli amici (di lui) che scrivono chissà cosa su chissà chi su FB, che poi lui dovrà andare a chieder conto a gente che conosce da anni, eh! 
Insomma un conto è se certe porcate accadono in un B&B o in una pensioncina, vabbè gente di passaggio...un conto è se accade nella casa della mamma del suo zerbino! Ma è ovvio che costoro, ed è risaputo, considerano lavoro mettere un bicchiere nella lavastoviglie ed è già tanto, oltre sarebbe sfruttamento nonchè lesione dei propri diritti ai propri comodi!! 
Va che bell'immagine se entri in sala col sole thà! Che ti illumina proprio la specchiera!
Vaffanculo!!  No, davvero mi gira, 'sta cosa e pensa come mi girava l'altro giorno col malditesta, il dannato caldo e altre cosucce che non vanno mai per il verso giusto! Mapporc!!
Ancor di più mi girano se a fare ciò si tratta di bambocci che hanno superato da mò i venti! I Venti!! E se penso che il mio GM se ne vola a Milano e lì si farà il mazzo tanto (e con lui la sua famiglia) e che questi due stronzetti della casta degli "impegnati per modo di dire" stanno ancora a farsi manetenere dai genitori frequentando due facoltà che sono pesanti la metà della sua, sinceramente io mi sento come il Pinatubo prima di eruttare! 
Evvabbè!! Tanto la ragione ce l'hanno gli stronzi! 
Finirà davvero che la specchiera la pulisco con l'acqua per il cesso!!

Per fortuna oggi va meglio, ho ansie più importanti che mi premono ma almeno il malessere è sparito...e inizio una cura a base di ferro ed altro perchè la botta ricevuta era si per il gran caldo e la mia coglioneria che mi ha fatto stare alzata troppo ma certo questa sensibilità improvvisa alla calura ha una motivazione...domani vado a farmi misurare la pressione non si sa mai...
Ho testato oggi i miei Doc Scholl, non capisco perchè il sinistro infradito mi dà problemi, mi viene istintivamente di irrigidire il piede per tema che possa scivolarmi via -il sandalo- e ora ho una piaghetta! Spero si rimedi perchè son stufa di comprare roba che ha difetti e che costa un capitale solo per il nome. No, le Birken-come-si-scrive non le compro, troppo costose (non che le Scholl sian da meno ma ho risparmiato) eppoi i materiali son bòni in entrambe i casi ma che rottura!!! A parte questo inconveniente ci cammino bene ed io non amo gli infradito specie di tipo flip flop ma questi non lo sono...che plantare!!! Comodi comodi! 

Leggo, ed amo la Allende...ma ho rallentato per il caldo e l'emicranica...e scrivo, idee che mi si affollano nella mente e che mi piacciono, devo solo stare attenta che non mi prendano la mano altrimenti mi si sbrodolerà ogni cosa perdendo quel poco di lucidità...uso ricordi miei ed altrui e per questo dovrò chiedere pareri e licenze...è una storia di fantasia ma abbastanza comune, relazioni rimandate a settembre, diciamo ed amicizie rigide come monoliti -forse idealizzate ma io le concepisco così- errori che fatti in buonafede, decisioni irrevocabili per ritagliarsi un futuro altrimenti a rischio. Cerco di evitare i miei classci errori: focalizzare tutto su un personaggio e non gestire altrettanto bene gli altri, e accentuare troppo la drammaticità, ebbene si tendo al drammone ma il drammone per funzionare bene deve essere in contrasto con qualcosa di leggero se non comico, almeno così intuisco da Shakespeare, quindi è bene non solo non esagerare ma lavorare anche su altri fronti...intanto, prendo appunti perchè è così che scrivo, prendendo appunti, abbozzando e scrivendo a fiume anche perchè così vengon fuori le lacune, tipo: come lavora una restauratrice del legno? E se lavora su una cornice un pò tarlata? Che ci vuole in materia di sostanze etc etc? So' domande!


Appunto! Nel frattempo mi giungono notizie circa il maltempo che scenderà sulle nostre teste, tuoni e fulmini, pare!


Avete fatto la vostra lavatrice? Arragiatevi!!! 
Domani piove cascasse il cielo!!...Del resto i segni ci sono: tira un vento frescolino da stamane, ha fatto un caldo della madonna a cui di solito seguono acquazzoni da records eppoi insomma lo ha detto la tivvù e si sa, la tivvù dice bugie solo se è di sinistra!!
Ricordatevi: l'acquazzone è berlusconiano e vi vòle bene! L'estate torbida vi vòle male ed è di sinistra! 
Eppoi è colpa di Pisapia!!!

domenica 22 maggio 2011

Sguardo....



La matita è una estensione della mano che a sua volta è un estensione della mia mente, della mia idea. Il segno è una cosa concreta che esce dalla mia mente, col gesto l'idea scorre e prende forma ed anche sostanza in qualche modo -grafite e carta- specie quando quel tratto, la linea che fa forma, traccia i segni che compongono l'ombra e accennano alla materia. 
Il disegno, il segno è una illusione concreta nel senso che il nostro sguardo legge a modo suo un segno, un tratto che assieme ad altri ci dà l'illusione di un qualcosa di bidimensionale che "sembra" vero: è una magia...quando il disegno tende al realismo. Ed è una magia ancora più sottile quando si tratta di altro segno, altro disegno...
E la fotografia? Inizia con simili presupposti, cito la Alliende ne "Ritratto in seppia"
"La macchina fotografica può rivelare i segreti che l'occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l'obiettivo. La fotografia è un esercizio di osservazione e il risultato è sempre un colpo di fortuna: tra le migliaia di negativi che riempiono diversi cassetti del mio studio quelli eccezionali sono veramente pochi."
Ecco, similmente il disegno vuole osservazione, specie all'inizio quando occorre farsi un archivio mentale ed imparare come funzionano, si muovono le cose che si vogliono disegnare, e per muovere non si intende la semplice meccanica del movimento cinetico...lo stesso quando si vuole ritrarre l'oggetto in sè, poichè non sempre un oggetto è lo stesso il giorno dopo, non sempre sei esattamente nella stessa posizione del giorno prima, magari è una questione di centimetro ma cambia. Ed allora là interviene il tuo archivio mentale che ti ricorda come è fatta quella cosa, quel dettaglio che lo vedi in un modo ma sai che dietro o in un angolo è fatto in un altro...
Cerco di capire come si parla, come si racconta con la fotografia, cosa si può fare perchè la fotografia coglie l'attimo, l'oggetto di per sè, così com'è e dunque narra differentemente seppur abbia comunque punti in contatto col disegno visto che a volte questo rappresenta cose che a loro volta ne rappresentano altre ma questa è cosa antica e non sola delle due espressioni...
Ciò non toglie che col segno, col disegno FACCIO una immagine, la creo io, la faccio da me, con la foto HO GIA' una immagine, già esistente concreta anche nella realtà che va presa nel momento giusto e con la luce giusta o l'ombra giusta, magari...e credo che ciò possa essere di per sè già una certa, affascinante differenza...

Proverò a continuare questa riflessione...

giovedì 19 maggio 2011

Serale...

Volevo scriver d'altro...volevo scriver del pomeriggio al thè con svacco incorporato tra signore tra me e Ladoratrice con sorpresa del Jonvalli (nel senso che LUI era la sorpresa) delle risate sempre presenti che sbucano dai ricordi  ed alla mia quasi certezza che sulla via dove mi debbo recare per giungere alla splendida magione, anzi alla MaJonville, gravi una maledizione poichè pure stavolta qualcosa ha rallentato il mio cammino...stavolta ho sbagliato la fermata, mi son fatta un pezzo indietro a piedi MA ho beccato la stradina giusta (ebbene si, ho chiesto per sicurezza ma il tipo fermato non era certo...hem...) eppure giunsi alla MaJonville e sopratutto in ascensore!! 
Bene, se tanto mi da atnto prima opoi imbroccherò tutte le fasi di una visita come si deve. 
Il thè è andato benissimo naturalmente, buoni i papassini anche se un pò induriti ma il buono l'è buono non c'è verso! Ho spiegato cosa sono gli Yaoi e mi son resa conto che in materia di fumetti giapponesi culturalmente parlando siamo lontani anni luce dal fascino che subivano quelli della mia generazione ed ai tentativi di comprendere la vità sull'isola di Yamato, qui si parla di adesione ad un qualcosa che ha a che fare più con un retrogrado sciovinismo e deformnazione della realtà che alla lettura di fumetti sostanzialmente porno in cui si tromba tra maschi!! 
Insomma 'ste ragazzine stanno un pò troppo in casa ed il problema è che prendono come oro colato qualsiasi cazzata venga scritta...Mah! Più Oscar Wilde se proprio proprio...
Allungategli un pò di 11.000 Verghe d'Oro di Apollinaire ma al limite anche un Teleny che si fanno un pò un idea di realtà che non guasta mai...Mah!
Insomma volevo scriver di questo e di altre impressioni mentre si parlava di fotografia, di una voce che cambia e che mostra anni di amore per un qualcosa, della scoperta di essere in compagnia di un qualcuno che ha anticipato tendenze fotografiche ed IO me la tiro per ciò!! 
Ma anche di un fenomeno che credevo non mi accadesse più, un colpo emotivo negativo che evidentemente non ho superato nemmeno un pochino e per ora non posso combattere...Sapete, adoro la mia rabbia ma non amo affatto esserne sopraffatta...
Volevo sprofondare nelle parole per quel cielo fotografato Lunedì sia di giorno che di sera, che era così bello e pulito e sorprendente...
Volevo fare questo oggi e invece stasera mi ha telefonato e mi ha portato la branda, il contenitore, una piccola pattumiera ed un supporto che vedrò di sfruttare bene. Sapevo che passava stasera, già Mercoledì ci eravamo accordati ma speravo di salutarlo meglio.
Non so se per qull'auto dietro o per altra fretta e la stanchezza, ma uno sguardo strano prima di avviare l'auto (o a me è sembrato strano?) e non ho potuto abbarcciarlo, dargli un bacio nè qualche aprola di saluto...
Domani mattina partirà, torna giù, di tanto in tanto risalirà: casini, avvocati, impegni vari ma chissà quando e chissà se ci si vedrà per un lampredotto...
Non sono ottimista ma anche se così non fosse, mi manca di già, parte domani e mi manca un pezzetto di me già stasera, senza un abbraccio senza un saluto decente.
Mi manchi mio ex...

lunedì 16 maggio 2011

Armand, di Ann Rice

Mi sono sorbita pochi centimetri di spessore di questo libro ma non ce l'ho fatta. Non me ne vogliano i vari fans della Rice ma a questo punto il ciclo vampirico è davvero caduto in basso, e in questo caso, sul fondo melmoso della laguna veneta più famosa al mondo. Solo che se leggo la descrizione di questa Venezia di fine '400, mi sembra di vedere la Venezia di Las Vegas, quindi per rispetto alla vetusta Signoria, chiamerò questo bordello yankee, Venice. Per intenderci, c'è persino il quartiere malfamato dove son soliti trovarvi assassini e varia feccia dell'umanità: signora Rice, ci faccia un favore, la pianti con 'sti Harmony leggermente vampireschi e decisamenre omo-erotici e la pianti con la palla dell'amicizia virile o qualunque altra cosa dietro la quale stia nascondendo dietro le realzioni di questi tizi, le cui tendenze amorose ormai sono chiare da almeno "Scelti dalle Tenebre". Ormai di vampirico qua non c'è più niente ed in vero nemmeno di sessuale, a parte le erezioni di Armand quando viene "coccolato" da Marius.
E se penso che è da tutto ciò che certamente viene quell'immondizia che orgogliosamente lascio sugli scaffali delle librerie che si chiama Twilight, beh, scusate ma me ne torno ai miei (pochi e selezionati) Yaoi e al mio Teleny. Sopratutto a Teleny.

Intervista con il vampiro, di Ann Rice

La mia prima tentazione sarebbe di parlarvi, e bene, del film ma qui è un libro quindi mi sforzerò di ricordare le impressioni che mi suscitò e ci vorrebbe una parola che metta insieme sensualità e lussuosità: perchè quando ormai la storia è nel suo pieno è questo che io percepivo, con una punta di decadenza che non fa mai male, sul tipo Dorian Grey, per capirci. A tratti quasi ci si dimentica che siamo in America, anche se in quella degli stati sudisti e quando vidi il film ne fui ben impressionata perchè il regista l'aveva azzeccata con gli abiti, l'ambientazione e le luci ma io trovavo molto più divertente Lestat nel film che nel libro, il suo feroce sarcasmo era decisamente più incisivo che qua dove appare più che altro uno stronzo ma decisamente insopportabile è Louis di cui seguiamo con un certa affascinazione il suo divenire vampiro e la scoperta delle proprie capacità, più che malinconico pare un depresso cronico cui vien voglia di tirare il proverbiale calcio nel sedere nel tentativo di dargli una scrollatina.
Mi viene in mente una frase di Joe Orton che egli scrisse ad un ammiratore che si vergognava della propria omosessualità "Un giorno ti pentirai di non esserti divertito con i tuoi gioielli!" Davvero, Louis, gingillati di più con i tuoi gioielli.

domenica 15 maggio 2011

Spaghetti con la bottarga, thea Oolong e pasticcini sardi...

Questo post è stato scritto un paio di giorni prima rispetto alla data che appare (Domenica 15 Maggio)  data cui appartiene invece il Post sotto, Segno dei Tempi...

Pulizie e svacco da signore.
E alla fine io e Monna Ladaux ci incontrammo nell'avita magione jonvallica per rinettarla da capo a piedi...Mea culpa, arrivo un pò più tardi del previsto, non ho calcolato bene i tempi, lo ammetto ma finalmente io e Ladoratrice riusciamo a vederci per la mission impossible-ma-anche-no di sistemare un appartamentino che necessitava di un pochino di aMMore in più. Un mese per arrivare a ciò!
Giungo nella strada maestra che conosco ormai a memoria e orgogliosamente senza aver chiesto la fermata all'autista (yeah!) e arretro rispetto alla fermata...e supero generosamente la strada laterale ove sita la casa!...No, non chiedetemelo, non lo voglio nemmeno sapere, non lo voglio capire come sia possibile ma l'ho superata, la stradina ed era pure lì un pezzo dopo il bar in cui ho chiesto ove fosse...ed io SO che il barista m'ha guardata con lo sguardo del tipo "Veramente, sa, è SEMPRE stata lì!" E arrivo e suono.
Salgo a piedi perchè ho contato i piani ma salendo sino al terzo mi domando "Ma era il terzo??" Ma arrivo, eh, arrivo e mi apre la Ladoratrice in person! Caffè? Si, caffè col gingsegn! Che ne abbiamo bisogno. Monna Ladaux è al lavoro sin dal mattino, poi è ita a casa sua per recuparare delle cose -e pulire anche lì, se ho capito- onde è ritornata alla amgione jonvallica e riprese le pulizie jonvalliche. Si chiacchera un pò poi si inizia, mi cambio le scarpe e via, ai vetri...vetril verde e asciugone blu...lei le finestre della sala io quelle della camera, disorganizazzioni logistiche nonchè la presenza di un vetril uno fan si che questa sostanza faccia la spola tra la sala e la camera...infine ci accaniamo sulle superfici vetrose riamaste da pulire e scopriamo una nota dolente, anzi 'na mazzata! Il vetril fa ALONI! Ma aloni bruttibrutti! Il liquido si secca velocemente sulla superfice e con esso anche lo sporco e puoi dargli e ridargli d'olio di gomito ma le strisciate o le spruzzate restano negli angoli insospettabili come coriandoli nella stagione degli accoppiamenti! Rovinando lo speldore dell'opera. Ci si consola con la frase "L'importante è che ci si veda attraverso!" Ecco.
Poi è il turno della porta finestra della terrazza, poi della finestra della cucina e di quella all'ingresso. E come si suol dire in questi casi: Evvabbè!
Mettiamo via un paio di contenitori nell'armadio, son tutte cose jonvalliche sia chiaro ma lassù non stanno tra piedi...Comunque io un giorno ci vorrei dar una occhiata, non mi guardi male signorina Ladoux! 
Poi si passa al pavimento, io spazzo dalla camera lei aspira da qualche altra parte poi passa di nuovo dalla camera e mentre finisce di aspirare la sala io inizio a dare il cencio apposito al parquet! Si, c'è il parquet! E mentre si asciuga passiamo l'altro cencio sui pavimenti piastrellati di bagno e cucina...ed infine si riemette a posto sedie e compagnia.
Il tutto ovviamente condito da chiacchere presentepassato di cui non faccio parola che son cose da donne.
Ed infine stravacco sul divano...Yeeeeeehhh!...Che bella la vista dalla sala del Jonvalli si vede anche S. Miniato ed a S.Giovanni i fòHi!
Sinceramente non so che ora siano ma siamo in attesa del Jonvalli, noi s'è dato -vabbè, sopratutto Ladoratrice ha dato- chessifa? Thè ora e mangiare dopo? O magiare dopo e thè dopo-dopo?
No, perchè mica l'avevo capito che stavo anche a cena, sissi, non lo avevo mica capito! Ma mica mi tiro indietro! Così il Jonvalli rientra da una dura giornata di lavoro, tutto contento e scodinzolante come uno yorkshirino...SA, egli, che DEVE almeno apprezzare lo sforzo congiunto della signora Doratrice più l'intrusa Paperacea pena sanzioni che non posso supporre. Comunque il parquet è bello pulito e lustro, si notano anche i differenti toni di marrone delle listarelle. "Ah! Avevo un parquet?"
Il Jonvalli propone pasta con la bottarga ma prima un bellini...Non ho esperienze di cocktails - parte il campari con succo d'arancia fatto dal Nanni- ma il bellini, esso, è buono. 
Per me e Ladoratrice lo svacco continua mentre il Jonvalli prepara la cena. Ed infine si apparecchia. Io condisco coi miei ricordi intirizziti del Trentino...
Buona la pasta con la bottarga con quel che di limone, ce n'è tanta che facciamo festa un paio di volte -burp!-...c'è il vino bianco -prosecco? E buona compagnia.
Scorrono ricordi (loro prevalentemente) le passeggiate della Doratrice e le disavventure austriache ed equine del Jonvalli che conducono al The Oolong che accompagnerà i miei dolcetti sardi.
Capisco che ho fatto bene a portarli perchè il Jonvalli ha ricordi piacevoli legati ad alcuni dolcetti del vassoietto, solo che a lui gli arrivavano i pacchi! Che bello riportare bei ricordi col cibo.
E al fine si giunge alla storia che io affermo aver segnato uno spartiacque nelle (dis)avventure jonvalliche che accompagnano i nostri incontri; non so cosa potrà mai narrare il Giovanni dopo questa senza deliziarci a quegli stessi livelli: livelli di ridarella scomposta e incontrollata!
La Balaustra!! Come detto da Ladoratrice ci sarà un BB ed un AB, ovvero un Before Balaustra ed un After Balaustra...
L'immagine del Jonvalli adolescente con la sigaretta in bocca pronto a far il figo con la tipa che sta là sotto con l'amica, il Jonvalli che si appoggia alla Balaustra e che vola -ma sopravviverà- di sotto con doppio carpiato, sarà una immagine che ci peseguiterà negli anni a venire...

Grazie ed a presto.

Il segno dei tempi?...

Carissimi, vi aggiorno...non che ve ne sia bisogno nonostante il momento di pausa forzata da parte di Blogger in cui moltitudini non hanno potuto accedere ai loro siti e dopo esservi riusciti hanno scoperto post scomparsi e commenti dispersi chissà dove nell'aere mediatico-informatico...Però ha preso piede questa mia curiosità complusivo-ossessiva verso le statistiche che attizzano un mio certo qual senso di...paranoia? Persecuzione? Mapperchècapitanotutteamme??
Ebbene si, sfrucuglio nelle statistiche e non so se in base a quanto accaduto nei giorni scorsi o per altre ragioni ma il Porno imperversa! Certo è che dopo aver letto il post sulla pornografia ed il link allegatovi su Malpetruis, si ha INEVITABILMENTE un occhio dverso nel leggere certe cose...
 Ma iniziamo dai visitatori, giusto per alleggerirvi l'impatto.
52 Italiani
2 Usa
1 Belga (sempre lui?)
1 Tedesco
1 Singapore
Non avete l'impressione di una di quelle vecchie barzellette che si raccontavano da ragazzini "Ci stavano Un Francese, Uno Spagnolo, Un Tedesco ed un Italiano..."
Spero di non essere ripetitiva.


I posts che attirano l'attenzione, o che semplicemente cadono nella rete delle ricerche degli utenti, vedono al primo posto la mia "recensione" sulla mia visita alla Mostra dell'Artigianato, lieta di intrattenervi, ma mi gongolo assai all'idea che al SECONDO posto vi sia quella della mia visione all'inaugurazione, seppur in seconda serata, del corto dedicato ad Amici Miei all'Odeon con la pregevole compagnia di Monna Tessa, certo il post vanta 5 visite sulle 10 del primo ma fa piacere venvia. Al TERZO posto il post -e ben 4 visite- sulle...Passere Scopaiole...il porno actrattor, il magnete degli sfigati, la sirena dei topofili, ed a questo punto rifuggo dalla melancolia il giorno che sarà (perchè ciò DEVE accadere) subissato da qualcosa di inderogabilmente più attraente...che so: Cazzi  e Mazzi, Pennoni in Resta, Stecchi Ducali Durevoli, Stalloni che Non si Reggono (da sè) e via andando col compiacimento del pubblico femminile...ed omosex.

E veniamo alle nostre perplessità da cortile...


Le Chiavi di Ricerca sono ora TRE:
Foto di Vulve
Foto Passere
Vulve naturali


No, perchè esistono le vulve artificiali? Vulve bio? Ecosostenibili? Industriali? A basso o alto impatto ambientale? Riciclabili? 
Ecco sul riciclabile io mi impressiono...Figurarsi gli appassionati...

domenica 8 maggio 2011

Mostra dell'Artigianato, ultimo giorno.

Mostra dell'Artigianato...Quanti anni che non ci andavo! Sinceramente ero rimasta ai prezzi dei biglietti eccessivi, tenendo conto che magari qualcosinina te la vorresti pure comprare e che i prezzi là non sono esattamente alla mano, e invece ti scopro che tutto sommato la cifra è abbastanza abbordabile, specie all'interno della settimana...Ma io ci sono entrata gratis dato che mi hanno regalato il biglietto omaggio, tiè! 
Non era nei miei progetti dato che è la seconda metà del mese e quindi andavo al mercato dell'antiquario in S. Spirito...Mi aspettavo molta gente e certo ce n'è stata, specie dopo pranzo, io sono andata di mattina e ne ho trovata ma si camminava bene ed anche dopo le due e qualcosa, orario in cui me ne sono andata...Ho iniziato dal padiglione degli ospiti, dedicato alla regione Val d'Aosta e mi morderò le mani per un bel pò per essermi dimenticata la diGGitale perchè vi era una mostra di legno intagliato, statue ed altre cose intagliate in vari tipi di legno, più o meno lavorato che lasciavano di stucco, tradizione e modernità sapientemente mescolati, spesso era la tradizione -a mio modesto parere- che prevaleva ma che stupore! Il legno intagliato fa anche la sua parte da leone in un altra mostra, in quelle che credo siano le ex scuderie, ad opera di un artista che in vari quadri ha rappresentato i differenti carnevali che si festeggiano nella sua regione montagnosa: bellissimi! Da rappresentazioni medioevali a carnevali tradizionali con le loro maschere che affondano radici in un passato pieno di simboli che esorcizzano con le risate o canti o pantomime le paure più terra-terra della civiltà contadina e montana, il diavolo, la morte, la neve, l'inverno...C'è molta neve in quei quadri intagliati, bassorilievi che sfruttano i toni naturali del legno con tocchi di colori per accentuare certi dettagli dei costumi o dei volti...figure stilizzate eppure dettagliatissime, un linguaggio antico eppure così evidente come certi affreschi che in un unica rappresentazione rappresentano varie scene e momenti, a volte sono più quadri secondo il paese o la festa...in un angolo, un pò buttati lì tre costumi coloratissimi e scintillanti, peccato per l'allestimenti che li penalizza.
Poi mi dirigo verso gli altri padiglioni, salgo e mi trovo nel paradiso alimentare (ecchè, no??) gironozolo, vago ed in vero i prezzi mi lasciano un pò perplessa, sono alti anche un pò più di quelli che trovai in S. Maria Novella, a volte per una regione gli stands son più d'uno ma non vi vedo moltissima varietà seppur non sia assente, non volevo realmente acquistare ma cedo e mi butto: formaggio da spalmare sardo (un unica marca in tutti e due gli stands sardi) ed un vassoietto con dei biscotti, non spendo poco poi vado all'unico del Trentino...che ha per lo più roba dell'Alto Adige, Sud Tirol...boh! Acquisto una tisana per lo stomaco e lo speck ed anche qui non è poco ma penso che infondo faccio spesa. Gironzolo e scendo verso il non alimentare: borse, mobili, abiti, gadgets eccetera eccetera, i prezzi son spesso alti, altissimi, però penso che -avendo denaro- si farebbero buoni affari perchè i materiali son spesso buoni: cuoio vero, kashmere, seta, cotone, profumi agli olii essenziali, vedo un bellissimo mobile ricilato, due ante sostituite da due persiane, lo adoro. Vorrei prender cose nella sezione dedicata alla Sardegna: gioielleria che costa quanto un affitto, a volte, ma bellissimo; vasellame tradizionale ma anche cose di legno riutulizzato in altre forme, ninnoli e portafortuna che mi tentano. Però. C'è un però! E' mai possibile che non ci sia uno stand uno, che venga dal Trentinno? Cioè, non combinano un cacchio in Val di Sole, in Val di Non e in tutte le cacchio di valli che ci son lassù?? Boh! Ed infine scendo ancora ed arrivo al livello del resto del mondo! C'è un area che è dedicata alla Spagna con tanto di esibizione di flamenco! Poi la Tunisia col suo artigianato, prezzi buoni in certi casi, poi c'è la Russia con le memorabilia dell'esercito sovietico ma anche oggetti come grembiulini, portagioie, gadgets vari carini e russi, Lettonia e Polonia che spesso mostrano uno dei loro tesori, l'agata. C'è davvero il mondo e molta, moltissima Asia! Non saprei dire quanti fossero ma ognu uno o due stands, che so, cinesi, ce n'era uno indiano...poi mi parlano di Cinesi che stan dappertutto! I Vietnamiti vendono tutti e stesse cose ma belle, devo dire e ben disposte, anche gli Indiani bisogna dire e si danno da fare coi prezzi ed anche qui, non avrei dovuto acquistare ma un copriletto in cotone coloratissimo o stampato a 10€ dove lo trovate? Più una tovaglietta, in seta ricamata, tremo alla sola idea di rischiare una macchia su di essa, comunque un totale di 15€ per entrambe, non è male! Dovrò fare attenzione col copriletto di cotone, dovrò lavarlo separato per un pò e col sale dato che si tratta di tinture naturali. Sigh! Che tentazione, il resto! La Turchia aveva una gioielleria, mi pareva una versione moderna di cose tradizionali, più o meno come potrebbe esser da noi. Una cosa simile l'ho vista in alcuni grandi stands suppongo cinesi, molta gioielleria che a colpo d'occhio poteva esser anche occidentale.
Una zona dedicata al Tibet con tante cose da oggetti per rituali a portafortuna all'abbigliamento, tradizionale e non, stand nepalesi con le loro giacche ricamatissime e coloratissime, che tentazione!! C'era anche il ristorantino di cui ho gustato dei momo ed un thè salato prima di andar via. Uno stand quasi centrale ben decorato con cornici dipinte poi uno con un monaco che vendeva mandala stampati ed un altro in cui erano stampati su stoffa che suppongo fosse seta.
La lana peruviana, 30€ per me non è tanto vista la qualità certa di quella lana e dei modelli davvero vari, ma ho visto deliziosi sopramobili e piccoli oggetti di arredo tipici come i loro presepi differenti dai nostri perchè assolutamente loro; I Colombiani (risparmiatemi le battute) avevano i loro borsalini edanche della gioielleria d'oro interessante; sempre per i Nepalesi in uno stand ho visto degli scialli, non so il prezzo ma sembravano cose sarde col nero su cui erano ricamati fiori coloratissimi, per me è la prova che certe caratteristiche superano le geografie,e certe comunità montane hanno in comune moltissimo seppur separate da continenti! A volte sembrava di non esser distanti da un mercatino qualsiasi in città vista la merce esposta da alcuni, altro che artigianato ma c'erano sorprese, uno stand vietnamita -se non erro- ma rappresentato da una ragazza occidentale (alcuni stands vendevano artigianato etnico ma appartenevano a italiani) vendeva lampade ed oggetti luninosi d'arredamento di forma per lo più vegetale ma assolutamente moderni e deliziosi. Lo stand giapponese non mi ha impressionata a parte un angolino in cui faceva mostra di sè un paio di kimono ed una soprakimono riccamente decorato e trapuntato, nulla di eccezionale, belli ma non particolari e in vero nulla di particolare rispetto ad un paio di Lucca Comics&Games fa. 
C'era una piccola area dedicata alla Cina etnica, ovvero a quelle popolazioni che vivono in determinate zone con tradizioni e costumi assai differenti dalla Cina che in generale (crediamo così) conosciamo: un paio di donne di bassa staura indossavano una di grosso copricapo costellato di una sorta di pendenti sottili in argento e tintinnati, i loro abiti dai colori vivaci era costellati di borchiette e sonagli che come si muovevano era tutto un tintinnare! Ma questa zona mi pareva davvero buttata via, poco curata e lasciata a sè, alcuni stands erano praticamente vuoti e giusto un paio rappresentavano qualcosa di questa o queste etnie...peccato. Tanta Africa con le sue statue lignee e qualche stoffa, purtroppo nulla di nuovo. C'era anche la Francia, saponi e coltelli, tovaglie ed un pò di gioielleria ed alimentari. Ecco, qui mi scuso ma non ho guardato di quale paese mediterraneo e nord-africano fossero, poteva essere il Marocco, o Tunisia, ma c'erano questi due stands molto grandi davanti all'ingresso principale (siamo sotto terra, dimenticavo) ma erano un tripudio di dolcetti, biscotti, frutta secca e vassoi che non  potevi esser in adorazione! Eppoi il profumatissimo thè alla menta!! Che foglie verdi! Più avanti c'erano le spezie e pistacchi eccetera...
Bisogna dire che nei pressi del Tibet la cosa che mi ha colpito di più è stato l'odore o, se volete, il profumo, dal ristorantini i profumi dei piatti si mescolava con l'incenso e dallo stand degli oggetti ed abbigliamento e di quello di altri non tibetani che ne avevano acceso a loro volta di incenso (una volta deciso che volevo mangiare è stato annusando l'aria che ho ritrovato il posto dove poi ho mangiato e bevuto e ripostato) e vi dirò, è una botta sensoriale non da poco e mi domando come siano certi mercati dalle loro parti dove il cibo ed i profumi immagino siano più vari. E mentre sedevo in quel angolo tibetano, tutto rosso e con un enorme mascherone che mi guardava le spalle a bocca aperta in cui si notava una fiamma guizzante e da un lato sedeva un Buddha -credo- osservavo le facce ed i modi ed ascoltavo, poco distante da me un signore dal largo e squadrato volto olivastro -attraente che mi ricordava certi attori visti in films- discuteva animatamente con un altro che mi stava di spalle, due donne servivano per poi ritirarsi a mangiare ed una più giovane restava al banco con lo sguardo marcatissimo di kajal (ecco, visto che c'ero non potevo cercare del kajal autentico?) 
Devo dire che prima di decidere di mangiare dai Tibetani ho fatto un giro nelle zone dedicate al ristoro diretto anche lì nulla di che, a parte il Giappone (ma non mi ha interessato) ed il ristorante fiera cartaginese, una baracconata divertente ma piacevole ma nulla di differente da ciò che avevo visto sotto ed in genrale sia lì che altrove i piatti erano sempre intorno ai 10€, piatti completi s'intende! Ed è per quello che alla fine son ri-scesa dai Tibetani per vederne i prezzi che all fine eran quelli, suggerisco il the salato se siete disidratati (the, latte di -suppongo- yak e sale) leggero ma buono ad 1€, bollentissimo!!!
L'ultimo stand mostra degli abiti del centro Asia, molto belli, e varie associazioni e attività manifatturiere italiane e non, o perlomeno site in Italia, mi pare, sempre artigianato ma con impronta moderna, abiti spesso con design personale, ceramice ed oggettistica. Bello davvero.
Evvia, esco e valto cosa non ho visto: la mostra fotografica accanto all'entrata non è stata interessante ma quella di vasellame italiano è stata tristissima ma mi domando se quel padiglione non fosse vuoto dato che questo è stato l'ultimo giorno di apertura! Poi la mostra dell'artista intagliatore valdostano ed i suoi carnevali di cui vi ho parlato all'inizio ed infine stanca e soddisfatta me ne vado. 
Fa caldo ma si sta bene, cammino con altre persone che se ne vanno così come stamani sono andata con altre persone, è un via vai interessante. 
Sono contenta ma un pò meno di aver speso, anche se son cose belle e buone che saprò conservare...Intando domani sono a pulire di mattina, recupero un pò.

venerdì 6 maggio 2011

Mobilitazione

Vi sono luoghi ove uno deve andare volente o nolente, luoghi che sono...tristi per definizione, sono pallosi solo ad attraversarli la prima volta. Luoghi che per la natura intrinseca, attribuitagli comunque da chi vi vive da sempre o quasi, sono contagiosi se vi vai a vivere, a meno che tu non abbia una vita o una forza e degli interessi tali da opporgli che di quei fattori negativi ammorbanti non se ne sentirà l'influsso. Io vado là, di tanto in tanto, non per una esperienza catarchica o per saggiare il vero nulla della provincia, di una città che è già provincia in sè, ma perchè lo devo e nonostante i miei sforzi affinchè avvenga il contrario, chi vado a vedere deve scendere ci sta già troppo là e non le fa bene, ha bisogno di staccare la spina e gettarsi in una vita che si, è quella del Centro di Firenze ma è pur sempre meglio di quel nulla dove vive. Sarebbe il caso che qualcuno rinunci alla cazzo di partita o qualunque altra cosa sia o no? Ci vado.

martedì 3 maggio 2011

Ansietà

Ho i nervi tesi questo pomeriggio...è stato via via graduale, un pò perchè non sembro ricevere le telefonate che mi avvisano riceverò (persone che verrebbero per la stanza, persone che vorrebbero che pulissi casa loro) e detesto attendere inutilmente, un pò perchè dovrei prendere un pensierino per la figlia di una mia amica -dovrei farlo domani, un gingillino a Promod, vedo quel che trovo- e vado su da loro Sabato, devo anche iniziare a progettare per l'adsl che vorrei con Tiscali solo che vorrei trovare chi in zona ce l'ha e come ci si trova...beccarli i miei vicini cui chiedere una cazzata come questa, per non dire che non è detto che nemmeno sia un mio vicino...detesto buttarmi a pesce in queste questioni! Poi spilucco Prenet, ci mette una eternità a caricare che entro nella pagina senza login e lì la mia ansia aumenta! 
Su Prenet si entra in due modi o iscrivendovisi ed accedere così a una serie di servizi guidati (tipo quali sono gli annunci cui puoi mandare il tuo curriculum) o entrando nella pagina Lavori a contatto diretto...in ogni caso credo che comunque occorre iscrivervicisi perchè lì ti fai il curriculum che poi puoi inviare...Io ci sto da poco meno di un mese e fin'ora non m'è andata benino, c'era un bel lavoretto in un B&B su a Porta Romana ma non potevo averlo, non sono stata licenziata da una ditta -sarei costata di meno ai datori di lavoro- ed ho lavorato si, presso privati, ma l'annuncio non era valido lo stesso, per me...Non chiedete a me la coerenza dell'annuncio. 
La difficoltà maggiore per me è comprendere le funzionalità di Prenet che da un lato mi indica i lavori cui NON posso mandare il curriculum e dall'altro tra i lavori possibili ci sarebbe roba tipo tornitore, muratore ed altre cose che poco hanno a che fare con quel che cerco e sono concretamente in grado di fare...Boh! Altra cosa cui fare attenzione è che se tu mandi un curriculum in cui i tuoi dati non sono quelli richiesti dall'annuncio, dopo 5 risposte, diciamo sbagliate mi bloccano il profilo e l'accesso su Prenet e mi tocca andarci di persona al Collocamento. Ci si meraviglia che alla fine della serata, e solo ora, riesco a stare meno ansiosa così da scrivere due cazzate di sfogo qui?? Gli annunci chiedono sopratutto esperienza minimo di due anni...che tu dici, vabbè ma se uno l'esperienza non gliela fanno fare come fa ad averla? Perchè chi si cerca O sta nelle liste di mobilità perchè è stato licenziato o perchè sta anche cercando per la prima volta, oggi i curriculum si mandano sopratutto via internet ed inoltre a svolgere certe mansioni non sempre l'albergo assume "di persona" ma si rivolge a ditte, se nn si rivolge alle ditte cerca gente che ci ha lavorato e sia assumibile a minor prezzo, in quanto licenziata.
Sembra assurdo ma sembra più complicato di prima...una volta potevi imparare, ti facevi la tua esperienza e poi lavoravi seriamente, oggi ti chiedono una esperienaza che non hai o non gli serve oppure se ce l'hai devi essere stato licenziato che così costi meno (quanto meno?) alcuni ti promettono assunzione dopo tot mesi a tempo pieno...anche qui, a quantro meno?
A questo aggiungo anche una mia ansia personale, che non so se sono all'altezza delle mansioni che mi si chiedono, sono albergi medio-alti che ti chiedono multi servizi: servizio biancheria, lavanderia, conteggio biancheria, aiuto cameriere alle colazioni, pulizia camere e sale...una esperienza non da poco...Ce n'è un altro ma a Fiesole, ci vuole unmezzo proprio perchè il posto non è raggiungibile da mezzi pubblici. Questa del mezzo proprio la chiedono in molti...non tutti ma abbastanza...
Altra occasione potrebbe essere la pulizia di uffici e negozi in centro...ma l'orario è strano davvero: cosa si può fare in un'ora e mezzo al giorno dal lunedì al sabato di mattina e due ore per altri tre giorni la sera? Boh! Poco e pagata poco? Ed i miei futuri corsi di aggiornamento quando minchia li faccio? Parla bene la signora del Collocamento, vabbè faccio la cameriera ai piani per farmi sta cazzo di esperienza ma se mi debbo far sti cazzo di corsi come faccio con gli orari?? 
Io volevo quello a Porta Romana, ecco perchè, così ce la facevo! Bwoooooo!!! 
Io lo volevo!!

lunedì 2 maggio 2011

Gattopardo vs Bin Laden is dead (maybe)

E dunque...Io volevo parlare del Gattopardo di cui finalmente ho goduto ieri notte -su La7- facendo tardi come da un bel pò non mi capitava per un film in tivvù. Ho passato il pomeriggio vagando tra Rai 3 per il Concertone del Primo Maggio e questo bellissimo speciale -sempre su La7- sulla Titanus film, casa produtrice totalmente italiana, nata a Napoli, pare, e di non poco prestigio! La vita di Lombardo è stata dedicata al cinema, ai films, con quell'amore e classe che sembrano sempre più rari e radi, con un impegno anche personale e di rispetto per il lavoro di registi ed attori...Persona che potremmo definire "un signore" anche nel momento del rischio quando la Titanus stava per venirle tolta a causa della voragine di soldi svaniti a causa di due films. Il Gattopardo e Sodoma e Gomorra. Nel primo caso si potrebbe dire che furono spesi per lo più nel film, e solo per il risultato finale del film per la maniacalità descrittiva -ma non scontata- di Visconti, il secondo per le richieste al limite del ridicolo del regista, un americano di cui non ricordo il nome, che si faceva arrivare Coca Cola e Ostriche (mi pare) direttamente da Parigi in aereo...giusto per darvi la caratura del personaggio! Nonchè certe soluzioni tecniche per risolvere problemi tecnici concreti: se nel deserto in cui vuoi far effettuare una carica a cavallo dall'esercito di Sodoma si alza troppo polverone (perchè, si da il caso, che nel deserto almeno un pò di sabbia c'è) cosa fai? Ci versi litri e litri (o galloni, secondo la metrica ameriGAna) di OLIO per macchine su tutto il percorso della cavalcata. Un geGNO! O almeno per me, lo è!
I debiti della Titanus furono vertiginosi e ora non ricordo come andò Sodoma e Gomorra in America ma Il Gattopardo non andò bene: Lancaster non fece un buon doppiaggio, o almeno l'inglese che scelse perse quel qualcosa che era nel doppiaggio italiano e lui stesso non supportò abbastanza il film in patria, film che invece prese premi da questo lato dell'oceano. Ma non bastò e si rischiò la rovina, gli avvoltoi scesero ma Lombardo lavorò duramente, e sopratutto risparmiò! Mise da parte i lussi, guidando una modestissima (potremmo definirla "proletaria") automobile, vendette cose e visse in modestia per ripagare cose rimaste in sospeso ma anche per tenere il più possibile della Titanus di cui poi, finalmente, riuscì a riottenere il totale controllo come aveva sempre fatto dalla fondazione, senza i filtri tra lui e gli artisti. Purtroppo le vicissitudini personali familiari e un ambiente che stava andando verso il becero (parere mio) gli fecero perdere quell'amore e cura per il cinema e trasformò la Titanus in una casa di produzione di fictions televisive, e mise il suo impegno noto in questa nuova avventura ma con una mano più presente e diretta che fu nel cinema, del resto pare non amasse la tivù! 
Belle e interessanti le testimonianze di chi visse quel periodo, da Carlo Verdone, a un Vanzina a Bud Spencer ed altre persone che non saprei collocare ma che certo furono a Lombardo molto vicini...In particolare Carlo Verdone ci ha messo quel suo patos personale, legato tra l'altro al periodo in cui fu sotto l'ala -pesante- del maestro Sergio Leone, importantissimo per la sua carriera di regista/attore; Verdone ne fa una imitazione, di Lombardo ma anche di Leone, con la sua "eVVe" moscia e gestualità papali che ancora fanno provare affetto per un produttore che definire "signore" è il minimo.
E' così che, con un certo ritardo in quanto iniziato dopo le 21 previste, assisto all'inizio del film che seguo nonostante il pc acceso...La famosa scena del ballo ed una serie di aneddoti che avevo sentito anni addietro non mi preparano comunque per la bellezza delle scene, per la cura meticolosa dei costumi, delle ambientazioni, dei dettagli ovunque disposti (dalla polvere sugli abiti agli esterni di Donnafugata) del portamento dei personaggi -stupendo Lancaster- secondo il loro ruolo e spesso influenzato dagli abiti stessi (le attrici indossavano tutte autentici busti del periodo che costringono ad una postura oltre a modifcare concretamente la fisionomia, come scoprì la bellissima Cardinale ma anche la Ottavia Piccolo nella scena in campagna sotto il sole cocente dove non aveva indosso il busto e fu subito soperta o dal costumista o da Visconti stesso a causa proprio della postura da lei tenuta). La recitazione è impeccabile -sempre titanico Lancaster nel suo Principe sanguigno e franco nei modi e nelle parole anche coi cottoposti eppure malinconico, costretto ad accettare e imparentarsi  coi parvenus che acquistano i titoli nobiliari, per supportare la carriera e futura vita del nipote, interpetato da Alain Delon rappresentante della Sicilia che cambia e forse non in meglio- anche tenendo conto che molti protagonisti e ruoli secondari, come Giuliano Gemma e Terence Hill -se non mi sbaglio- erano ridoppiati ma si nota una interpetazione profonda anche se destinata a pochi minuti. Sono affascinata e assolutamente sommersa da questo film che DEVO avere in dvd con contenutispeciali, se mai c'è, assieme a Yellow Submarine e Totoro e Porco Rosso (contenutispecialiannessi).
Insomma, alla fine ne ho parlato, che ieri sera, ore UNA e qualche cosa, mi ero messa in mente di scriverne qui solo che stamani, facendo colazione, arriva questa notizia: Bin Laden è morto!! 
I Seals sono penetrati nel suo "nascondiglio", un compound per classi agiate e alte cariche militari a 70km da una città pakistana, e lo hanno fatto fuori dopo un bello scontro a fuoco! Beh, va bene, finalmente l'hanno fatto fuori!! Se non che...già si sente un pò di dubbi....Certo, Obama ne ha dato pubblico annuncio, ed in America stavano festeggiando tipo Italia Campione del Mondo! 
Giulietto Chiesa asserice che già dopo l'11 Settembre Al-Quaeda era sparita ed il resto erano vari attentati ad essa attribuiti per comodità...Io non commento più di tanto su questa affermazione in particolare ma i complotti non mi convincono, se poi tirati fuori in Italia anche meno, vista l'atavica mania di trovare un Grande Vecchio dietro OGNI fottuta azione del singolo o del gruppo terrorista di turno...Ma andiamo con cautela anche se la foto si presta a non poche interpetazioni ma io non sono una che sa di Photoshop! 
Alla radio si sente di varie descrizioni in proposito ma anche loro aspettano conferme di turno o notizoe a vario titolo...che non riesco a seguire perchè Gianmichele domani parte per Ischia, la sua "ragazza" in America ha sgamato una certa foto e via discorrendo...Necessita della mia attenzione ciò, sul serio!!
Dunque torno a casa, preparo un paio di cose e stendo altre quindi mi metto su internet per vedere che si dice. Ma non prima di aver visto almeno un tg, c'è il TG3, regionale.
Ovviamente, un sacco di miei contatti hanno condiviso molti lin ks in cui si afferma che è una bufala!! Quasi una conferma, per me. Perchè? Perchè le utlime cose che ho sentito è l'affermazione per cui la salma di Bin Laden è stata gettata in mare secondo i dettami islamici. 
Eeeh???

Primo: si getta SUBITO la salma di un super-ricercato-capo terrorista organizzatore di un attentato -tra gli altri- alle Twin Tower tramite due aerei passeggeri più un attacco al pentagono mediante lo stesso sistema...Ci hanno quasi dato in diretta l'impiccagione di Saddam Hussein e mi negano la salma coram populo di questo pezzo grosso?? Mi puzza, nel migliore dei casi.
Secondo: i dettami religiosi dell'Islam FORSE, e dico FORSE, prevedono la sepoltura in mare -tipo Ammutinati del Bounty, chiaro?- nel caso un decesso avvenga in mare e magari in situazioni particolari ma...Ma se sto a 70km da Peshawar o Islamabad che sono ENTROTERRA, ed ho fatto fuori il n.1 del terrorismo attuale, e c'ho il corpo lì, attraverso mezzo stato anzi un intero stato per portare in alto mare quel corpo importante? Se ho fretta di fare sparire la salma in modo che nessuno se la porti via tipo reliquia ma SECONDO i DETTAMI ISLAMICI, di luoghi e modi sul come e dove, in quelle zone montane ce ne sono eccome...perchè normalmente secondo i dettami islamici, le salme si INTERRANO, si SEPPELISCONO secondo non solo i dettami islamici di 'sto cazzo, ma anche secondo i dettami religiosi di tutte e tre le principali religioni monoteiste nate in Terra Santa, tutte imparentate con Adamo ed Eva, Salomone e la Regina di Saba, Mosè, i Profeti e Maria! 

Quando ho sentito questa sparata ho avuto un pò di dubbi in proposito ma la cosa continua a non tornarmi affatto, non mi tornano al 90% questi dettami Islamici, non mi torna tutta quella strada dal luogo dell'attacco alla finale destinazione della salma, QUELLA salma! E quando penso a quella sparata mi vengono in mente tutti quei filmini hollywoodiani ambientati nll'esotico mondo pseudo-arabo che puntualmente aveva città come Bagdad, che non è in Arabia e non ha cultura araba nonostante sia islamica, oppure nella solita Damasco...insomma in questi filmini con odalische poco vestite, coperte di veli trasparentissimi, bocche con un rossetto anche imbarazzante ma sopratutto con l'immancabile frangettina alla Betty Page spesso su capelli rossi, ma rossirossi!! Eroi col turbante (Si! Turbante!! TUR.BAN.TE!!) e baffetto da sparviero (carini lo ammetto) all'inseguimento di preziosi tesori esoticissimi e da cattivi che se non erano sempre interpretati da Christopher Lee, per lo meno da un suo sosia!! Quasi sempre il titolo era una roba del tipo La Rosa di Bagdad, La Rosa di Damasco, La Rosa di qui e La Rosa di là...Vabbè, non era solo quello, dai...
MA serve a darvi la cazzo di idea che la GGente oltreoceano ha di ciò che confusamente e molto, chiamiamo MedioOriente...E non sembra essere cambiato di molto da mezzo secolo a questa parte! Probabimente si erano dimenticati, dal ritiro delle truppe sovietiche assieme a Rambo, che c'era un posto che si chiamava Afghanistan...che già il nome dovrebbe dirvi, a voi che fate o avete fatto l'università quanta affinità ci sia da quelle parti con un posto che si chiama Arabia!! 
Cheppoi attualmente Arabia significa "ParisHilton sta a Dubai a selezionare la sua futura migliore amica"! Si, insomma così come Italia è una enorme spiaggia al cui orizzonte si mescolano il Colosseo, i Canali di Venezia col Ponte dei Sospiri e il Palazzo del Doge, il Duomo di Firenze e qualche altra cosa vagamente napoletana (weee!) l'Arabia è sostanzialmente Dubai Ciy ed il suo porto con l'acqua zozza. E le dune dal cui orizzonte emerge l'Eroe coi baffetti da sparviero sul cavallo bianco, o magari un pò Lawrence d'Arabia, per quelle un pò più colte, in attesa che Paris Hilton si decida!
Beh, intanto ci dicono, ci confermano che Osama Bin Laden è morto stecchito e sepolto in mare! E' ufficiale che la foto è una photoshoppata e si vede anche se non mastichi Photoshop!! O almeno io avevo il mio 90% di sospetto!! Ad Otto e Mezzo, La7, lo confermano.
Ma non toglietemi questo sospetto, che 'sta fuffa ha uno scopo e pure importante non so necessario a quali scopo...certo è che i suoi non se ne staranno buoni...è questo che dobbiamo aspettarci??
O altro? Perchè sto anche pensando questo: Obama ha fatto un annuncio URBI ET ORBI all'America ed al mondo, e non è che il suo indice di gradimento fosse buono spero che non abbia fatto la cazzata comica di trovare la foto su internet ed abbia dato la notizia mostrandola che così si taglia le gambe, e non solo, da solo!! Sopratutto vedendo che razza di pervertiti sono i Tea Party col loro estremismo economico-religioso. PARE che George Junior lo abbia chiamato per congratularsi, immagino la sua fatica nel comporre il numero...intendo lo sforzo mentale per leggerli e comporli, e saper comporre una frase di senso compiuto senza un ghost writer, così sul momento e sapendo che dall'altro lato c'è un tizio che sa leggere e scrivere e che magari ha tutte "A" ,al massimo un "B" dopo l'influenza stagionale, nei compiti di lingua inglese...ma intanto una stampella per Obama l'ha data.

domenica 1 maggio 2011

La Messa è finita, di Nanni Moretti

Questo è riferito a ieri sera, su Italia 7 hanno trasmesso La Messa è finita che ho visto in frammenti...Per inciso non sono una appassionata di Moretti anche se di recente ho visto Habemus Papa e sto valutando di guardarmi Palombella Rossa, giusto per curiosità. Sono l'ultima persona al mono in grado di discutere sull'indubbio talento di Moretti e sul suo contributo al cinema italiano, quindi il mio è un giudizio di pancia ed abbatsanza ignorante, diciamo in vena CinemaUniversalistica...
    La Messa è finita, è un film che non dovrei vedere in certe serate specie questa che sono un po' giù.
A parte che non riesco ad amare il suo modo di recitare -o almeno quello di questo film- ma sopratutto mi scatena una decisa smania di prendere un martello e fracassare un po' di quelle teste che ci sono nel film, teste egoiste, teste di cazzo, stronzi megagalattici, imbecilli di primordine e logorroici senza un minimo di umorismo o sarcasmo verso sé stessi...mi domando se davvero certa gente sia esistita -ed in parte direi di si- tipo quella cretina che confessa “Ma...parlare coi genitori, è così fuori moda...” ma ci son davvero stati cretini che sparavano 'ste emerite cazzate??
Comunque il Pretino Nanni mi fa pena, tanta pena, nella sua solitudine e persino nella sopportazione di 'sta massa di stronzi e alla fine fa bene ad andarsene in culo al mondo, in una cazzo di capanna-chiesa che devono incatenarla al terreno perchè il vento non la porti via e quel vento ti fa impazzire...Comunque complimenti per la scelta delle facce, già fanno di quei personaggi uno schifo, figuriamoci come sono internamente...Abbè!

Vabbene, vabbene, è il Primo Maggio!!



Il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori...(pre-comunista, sottolineo)
Il Primo Maggio, Santa Valpurga...(e di svariati santi patronali e non)
Il Primo Maggio, la Notte del Gran Sabba...
Il Primo Maggio, Giorno di Beltane, primo giorno d'Estate.
Il Primo Maggio, giorno per determinate divinità slave e germaniche nel Neopaganesimo...(sempre connesse con sesso, fertilità e poteri magici)
Il Primo Maggio, Giorno della Gran Madre, Bona Dea, Maia...(la parola MAIAle parrebbe venire da essa...)
Il Primo Maggio, quarto giorno dei Ludi Florali,
Il Prmo Maggio, Festa dei Lari...

Si vede che ho fatto un giretto su Wikipedia, no?
Poi ci sono le festività laiche altrove che so, una Festa dell' Indipendenza e della Costituzione da qualche parte, una ricorrenza religiosa non cristiana altrove, giorno del rinoceronte in USA e...Ah! Già, oggi è pure la giornata dell'Epilessia da noi...
Poi fanno santo il Papa e capisco l'incazzatura di non pochi, anche se per la Chiesa, ripeto,si festeggia Santa Valpurga, in GERMANIA, (c'è un nesso secondo me) quindi potremmo anche dire che un pò di precedenza ce l'avrebbe pure...ma il buongusto e la decenza, decisamente no!


E parlando di buongusto e di decenza, sappiate che a me la copertina dell'allegato a Il Fatto Quotidiano, che già come pubblicazione mi fa caHà, con quell'illustrazione di Manara fa decisamente schifo!! 


Una vecchia vignetta di Pazienza che non riesco a ritrovare sul web, mostrava il pontefice in accappatoio, con un drink, nei pressi di una "piscina vaticana" e con lo sguardo rivolto al cielo stellato "Hi! MI chiedo se esiste davvero" Cattivo quanto basta senza esser di cattivo gusto...