domenica 22 maggio 2011

Sguardo....



La matita è una estensione della mano che a sua volta è un estensione della mia mente, della mia idea. Il segno è una cosa concreta che esce dalla mia mente, col gesto l'idea scorre e prende forma ed anche sostanza in qualche modo -grafite e carta- specie quando quel tratto, la linea che fa forma, traccia i segni che compongono l'ombra e accennano alla materia. 
Il disegno, il segno è una illusione concreta nel senso che il nostro sguardo legge a modo suo un segno, un tratto che assieme ad altri ci dà l'illusione di un qualcosa di bidimensionale che "sembra" vero: è una magia...quando il disegno tende al realismo. Ed è una magia ancora più sottile quando si tratta di altro segno, altro disegno...
E la fotografia? Inizia con simili presupposti, cito la Alliende ne "Ritratto in seppia"
"La macchina fotografica può rivelare i segreti che l'occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l'obiettivo. La fotografia è un esercizio di osservazione e il risultato è sempre un colpo di fortuna: tra le migliaia di negativi che riempiono diversi cassetti del mio studio quelli eccezionali sono veramente pochi."
Ecco, similmente il disegno vuole osservazione, specie all'inizio quando occorre farsi un archivio mentale ed imparare come funzionano, si muovono le cose che si vogliono disegnare, e per muovere non si intende la semplice meccanica del movimento cinetico...lo stesso quando si vuole ritrarre l'oggetto in sè, poichè non sempre un oggetto è lo stesso il giorno dopo, non sempre sei esattamente nella stessa posizione del giorno prima, magari è una questione di centimetro ma cambia. Ed allora là interviene il tuo archivio mentale che ti ricorda come è fatta quella cosa, quel dettaglio che lo vedi in un modo ma sai che dietro o in un angolo è fatto in un altro...
Cerco di capire come si parla, come si racconta con la fotografia, cosa si può fare perchè la fotografia coglie l'attimo, l'oggetto di per sè, così com'è e dunque narra differentemente seppur abbia comunque punti in contatto col disegno visto che a volte questo rappresenta cose che a loro volta ne rappresentano altre ma questa è cosa antica e non sola delle due espressioni...
Ciò non toglie che col segno, col disegno FACCIO una immagine, la creo io, la faccio da me, con la foto HO GIA' una immagine, già esistente concreta anche nella realtà che va presa nel momento giusto e con la luce giusta o l'ombra giusta, magari...e credo che ciò possa essere di per sè già una certa, affascinante differenza...

Proverò a continuare questa riflessione...

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