martedì 31 maggio 2011

Ritorno a Puponzi

Sia ieri che oggi ho riavuto in consegna la Puponzi che al solito NON ha a vuto piacere della cosa, ha espresso viva e vibrante protesta per poi adattarsi -anche con una certa convinzione- alla sottoscritta.
E' un piacere vederla sgambettare col suo nuovo taglio beatlesiano e quegli occhioni scuri grandigrandi ed il suo eloquio procede tra alti e bassi: nel senso che tutt'ora occorre andare per intuito nuotando nel mare infinito delle sue quasi parole dai significati misteriosi MA fanno capolino parole un pò storpiate nonchè tonalità che fanno intuire un tentativo di spiegarsi, di comunicare con noi comuni mortali. Innanzitutto abbiamo una sorta di "hello" variamente modificato in "hellowwww" oppure "hellolloloww" o anche "lollolloow" poi un non ben chiaro "datto" o meglio è ovvio che richiama alla parola "gatto" ma non mi è chiaro a cosa o chi si riferisce...potrebbe intendere anche una azione connessa a qualche pupazzo dato che già una volta l'ha pronunziata guardando in una direzione ben precisa, oggi l'ha ridetta mentre si dondolava sulla poltrona a dondolo fissando me! Ovvio che la parola si dispone a varie interpretazioni...hummm...
Da che ci siamo riviste ha anche esibito una nuova espressione che qui mi è difficile trascrivere onomatopeicamente ma sostanzialmente è come se rifacesse il suono o di una galoppata o di un carro su una sassaiola...attenzione, lei già esprime il galoppo equino facendo schioccare ritmicamente la lingua contro il palato ed esattamente in presenza del cavallino a dondolo o di altro equide ludico e questo "blrlamblramblram" (evviva ci son riuscita!!) viene espresso un pò a caso oppure per vedere l'effetto che fa...Sembra farsi spazio, come precedentemente scritto, un tentativo di comunicare e dal tono delle "frasi" espresse si direbbe "Ma mamma è andata al lavoro!" dato che l'unica parola che si capisce chiaramente è "mamma" mentre una parola che si potrebbe intuire dal suono e dal "lollo" finale con le "o" piuttosto chiuse potrebbe essere "lavoro" onde per cui...
Una cosa è certa, i suoi soliloqui, o eloqui che siano certamente hanno significati reconditi, profondi e di alto tasso filosofico-culturale ma sono certa che il giorno in cui essa apprenderà il comune linguaggio umano questi andarnno perduti per sempre!!
Continua il suo assoluto disinteresse per il disegno, o meglio per lei letteralmente non esiste e nemmeno come spettarice, tutt'alpiù è motivo per sperimentare il suo assai curioso senso dell'ordine (le cose vanno tirate fuori dai contenitori affinchè poi vi vengano rimesse una ad una) cancellando il più possibile quanto viene eseguito sulla lavagna e con tutti e due i cencini presenti a tale scopo. Mentre suscitano il suo interesse -ma non oggi- le letterine, i segni matematici ed i numeri, tutti colorati ovviamente, provvisti di calamita da applicare sulla lavagnina posta dietro quella per gessetti.
Idem la sua totale passione per le macchine ma sopratutto i trenini e la realtiva ferrovia (in legno, ovvio) in particolare la attrae come una calamita e fino allo sfinimento (suo) il ponte levatoio con tanto di sbarre da passaggio a livello: detto ponte levatoio si solleva ed abbassa tramite una rotella ed un filo, un normalisàsimo quanto succoso marchingegno, MA Puponzi è OLTRE ed è decisamente poco interessata alla rotazione che favorisce l'abbassamento del ponte ma NON l'innalzamento! Tuttavvia intuendo le molteplici potenzialitàcreative della gestualità per l'abbassamento sta cercando di capirne le possibilità applicative...Insomma ancora non ha capito come fare! Appassionata dei piccoli scivoli laterali applicabili al ponte che scatenano la sua ilarità quando il trenino o i vagoncini colorati scivolano giù...oppure quando detto trenino sale e scende...i deragliamenti causano un divertito stupore stile Famiglia Addams, a volte una ironica constatazione.
Ma il top del top oggi è stato le scarpine nuove, dette anche "pappe"!! Esatto, le chiama "pappe"!! Versione mini di quelle simil-zoccolo, tutte di gomma, azzurrine con animalino sopra, inizialmente quasi ignorate una volta indossate le "pappe" suscitano richiami ansiosi e quasi crisi di pianto! Hanno il dannato vizio di scivolare via dal piedino quando lei si mette in ginocchio sulla seggiolina oppure non stanno ben infilate e dritte mentre se ne sta seduta sul pavimento. Capita visto che sono di almeno una misura più grandi del suo piedino (a parte il primo caso che evidentemente sfida la forza di gravità) seppur non ne impediscano la deambulazione. Al primo accenno del piedino che esce fuori sede (della "pappa", ovviamente) parte con l'ansioso richiamo dell'impotenza che se non seguito immediatamente sconfina nel pianto!! "Mettimelo a posto, per carità! Mettimelo apposto!!" Notare che SE vuole le scarpine le sa infilare aiutandosi con le manine (vedansi ieri pomeriggio che aveva i suoi sandaletti e li metteva e rimetteva) ma oggi le sue manine erano insindacabilmente occupate dai biscotti, una alla volta ovviamente. Ma orsù, la si prende per le manine mentre osserva la posizione elevata e muove i piedini alla ricerca dell'opportuno pertugio onde infilarli prima della deambulazione, dopo di che siete congedati! 
Stancata delle evoluzioni ferroviarie e della nuova pianola nonchè della scoperta che battere le mani sulle cosce è anch'esso interessante dal punto di vista dell'espressione ritmico-musicale ma più interessante farlo sulle mie cosce o ginocchia, infine si è provveduto ad una passeggiata extra-cameretta portando a zonzo le due bamboline nel passeggino (con tettuccio retrattile, notare la sciccheria) indossando ovviamente dette "pappe" e giungendo sino allo studiolo accanto all'ingresso per poi ritornare indietro e ripredere la manovra nel momento in cui rientrava il babbo. Ovviamente lei ha chiamato "mamma!" accellerando all'ingresso senonchè si è immobilizzata alla vista della figura paterna ed è rimasta ad osservarlo, probabilmente riflettendo sulle ingiustizie della vita o chissà...Ovviamente al minimo accenno paterno di allontanarsi da lei -onde semplicemente slacciarsi la cravatta, riporre la borsa e magari togliersi le scarpe- seguiva la sua viva e vibrante protesta ai massimi volumi e debitamente corredata di lucciconi!
It's a hard knock life!!

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