lunedì 12 settembre 2011

Il 4 ne feci 44!

In tempi di mutamenti sento il bisogno di rientrare nelle radici (essì, è proprio scritto così) che furono alla base di questo blog poi, lo ammetto, m'è presa una foga che tra rotelle e tripli carpiati del cuore (e degli ormoni) ho perso un pò di vista.
Infondo, però, questo è un diario pubblico in cui metto un pò di tutto spinta anche da pulsioni che nn credevo di avere.
Ebbene prima di riordinare i pensieri e magari pure le tag mi pare giusto di concludere una deviazione col narraVi del mio compleanno.
In fondo son ben 44!
Innanzitutto quest'anno l'ho passato con una persona sola, non che sia una particolare novità, nn è la prima volta ma c'era un che di differente...Ok! Si, lo so, è facile visto che si trattava di Lui ma non è mica detto che Egli sia la perfezione su questa Terra ma in vita mia non ho MAI festeggiato degnamente i miei compleanni nemmeno quelli importanti tipo -che so- l'entrata nell'adolescenza o i 18 o i 20! Mai o per lo meno se è capitato è stato in maniera così in tono minore o così triste che nemmeno me lo ricordo! O al limite mi rifiuto di ricordare. beh, a essere sinceri uno me lo ricordo, non so quando fu ma certo ancora non lavoravo.
Ho iniziato a festeggiare da che ho iniziato a lavorare perchè grazie a colei che poi è divenuta amica più che datrice di lavoro, ho iniziato a scoprire ilo gusto della vita e della compagnia che comunque desideravo diseratamente. Ho festeggiato con thè e pasticcini, ho ricevuto fiori cercati apposta per me, bagnoschiuma, calendari artistici, collanine e quant'altro.
Nota bene: compleanni MAI con Fiorentini ma sempre con persone che vivevano in città ma non ne erano stati assorbiti dall'attitudine "puzza sotto il naso" "noi si sta assieme a noialtri" di cui già vi ho parlato, comunque CIO' significa pur qualcosa.
Ho avuto un compleanno che m'è dispiaciuto aver festeggiato!! I miei 40...più che altro per quel che è accaduto poi (ed anche per una cosa che è accaduta durante).
Quest'anno ne ho fatti 44 ed in una parabola -non si sa se ascendente o discendente- di mutamenti e stravolgimenti, sia fisici che non so cosa...di gente che si è affacciata alla mia vita ed ha deciso di sistemarvisi in un qulche modo, di sogni evaporizzati ed una gran voglia di farne altri esigendo per me la mia vita ed i miei spazi, finalmente! Ed una paura tremenda di fallire ma anche di dover rinunciare al minimo garantito di vita: assieme ad una persona e con tutto quel che ne consegue.
Il mio rifugio diventa -in parte sta ritornando- il fine settimana dove emigro a Sesto Fiorentino e cerco di respirare cose che non ho avuto per vent'anni e son certa che a vent'anni sarebbero state differenti, ma anche a trenta...Ho l'impressione che alla fine qualcosa l'ho persa irrimediabilmente ma debbo ritenermi fortunata per quel che ho ora...
Sento un vuoto che rischia di divenire permanente, non ho le idee chiare in proposito, ma sento che c'è. Non me ne curo perchè ho altre cose che devo sistemare e a volte non so dove sbattere la testa...Non so a che debbo rinunciare per ottenere...che sia denaro per vivere o aria per respirare.
Il rischio, la paura di incastrarmi in un qualcosa che mi tolga il semplice diritto a vivere in favore del dovere di lavorare; in poche parole vivere per lavorare e non lavorare per vivere.
Non ho paura di lavorare ma pretendere un angolo di vita che mi conceda di amare, di dormire accanto a qualcuno e svegliarmi accanto a costui, di assaporare l'aria del mattino o della sera in una passeggiata tra le colline che vedo dalla finestra, una giratina in libreria, una cena, non mi pare una cosa eccessiva.
Prima di farmi prendere dalla depressione -che già in certi giorni incalza- passo al 4 Settembre in cui mi son ritrovata 44enne!
Sabato sera, dopo un pomeriggio dedicato al "chemimettoperstasera" esco armata di tutto punto per affrontare un finesettimana dove ESIGO di esser coccolata e vezzeggiata...Certo, proprio per Domenica (4Settembre) è previsto che IO cucini il mio primo pranzo per due (io ed Egli) a base di riso e curry. MA PRIMA c'è la MIA cena al ristorante!
E scendo che Lui m'è venuto a prendere: vestito in Gothic Style ma ammodino! Con la cravattina rossa! E gli ANFIBI!! No, dico, di 'sta roba se ne parlerà per un bel pò!
Il piano è questo: mi porta in cima a Monte Morello al ristorante dal marchio "Sister approval" ovvero che la soreleira ha detto "Si" che va bene per cenetta per due. Ala fine della cenetta si stapperà un Pinot (credo) per brindare ai 44 che si affacciano tipo Anno Nuovo a Mezzanotte!
Il ristorante ha una bella vista sulla città e non mi par poco.
Arrivati a metà strada, su Monte Morello, imbrunisce e si accendono i fari. Che non funzionano!
Prova che ti riprova, i fari dell'automobile NON illuminano, funzionano solo le luci di posizione.
Il gelo scende nell'abitacolo! Giurerei di aver visto un grifo sgignazzare su un catarifrangente.
Giunti al parcheggio, con vista, è presa un pesante decisione "Puccia non posso guidare senza fari nel buio, vado a disdire la prenotazione e riscendiamo!"
Chiaro no?
Naturalmente scendendo l'imbrunire si fa buio e guidiamo a FARI SPENTI! Clacsonando ad ogni curca arriviamo sani e salvi a casa sua, non sto a dirvi quanto fosse "sfavato" -parola sua.
Decidiamo per un ristorante carino e semplice in zona, il tipico posto dove vai a fare le cene di fine anno con la classe, si mangia bene (ci siamo già stati per una pizza). 
E' chiuso!



 Ultimo disperato tentativo di un uomo sull'orlo di una crisi di nervi: la mamma!
La mamma che ci presterà la sua macchina che ci porterà...non si sa dove ma da qualche parte! 
Attendo accanto al cortile su cui si affaccia l'appartamento, dovrebbe esser una cosa del tipo "Prendo le chiavi, mamma, grazie!" e infatti così è -magari con una veloce consultazione su luoghi etc etc- e dunque attraversiamo il cortile e proprio sotto l'arco che porta all'altro cotile dov'è parcheggiata la macchina si ode da dietro "Aspetta, che ho dimenticato una cosa!"
E la mamma s'affaccia alla porta per poi raggiungerCi per "un altra consultazione sul Dove e Come, andare a far questa cenetta". Per i due minuti NETTI di veloce consulto, mamma mi tiene la mano, dopo un grazioso "Ciao, io sono la mamma, piacere" anche se quella mano sembrava uno di quei misteriosi test che solo le mamme conoscono, test tesi all'esaminazione -tipo scanner- della potenziale cognata, o comunque colei che si spupazza il figliolo. Si sa, le mamme -almno quelle di una volta- posseggono super poteri sconosciuti ai più.
E via! Si prende quella starda che porta dritti dritti alla bellissima biblioteca de' Ginori che già visitai tempo fa, a metà strada c'è un Arci La Limonaia Tennis Clube: posto carino, un pò esoso ma si mangia bene. E mangiamo bene, devo dire. Un antipasto ciascuno, un primo ciascuno, due liquori lui, uno io. Non ce l'ho fatta per il dessert, la panza implorava pietà. 
Una volta usciti non avevo voglia di andar a casa e dunque Lui ha guidato per le stradine secondarie là sopra, stradine che sono a doppia corsia e un dì qualcuno mi spiegherà perchè, sopratutto in vista del fatto che son antiche, fatte ai tempi dei carretti e non certo delle Renault o peggio! E a me piacciono queste zone, così come mi piacciono i dintorni di Fiesole e di Careggi da cui siamo scesi alla fine della guidata...La cosa bella è che abbiamo avvistato una lepre sul cicglio della strada e successivamente lui ha fermato la macchina per osservare un riccio che razzolava ai bordi sterrati di una di queste stradine in mezzo a rovi ed alberelli...Per me, che di ricci ai bordi delle strade ne ho visti solo morti, è un pò come farmi un giro nella Savana. Credo sia anche un pò il segno dei tempi.
Prima di buttarci su Serpiolle poi giù per le Cappelle del compianto sopra Careggi ed infine giù verso Sesto, ci siamo fermati in alto in un punto dove potevamo parcheggiare ed avere una bella vista delle luci della città...Non ci ho fatto caso, amoreggiavo. Eh!
A casa siam crollati ed era oltre mezzanotte, forse le due.
Ci siam alzati tardi il dì appresso, non debbo starvi a spiegare come si festeggia il compleanno a letto, no?
Poi abbiam organizzato il pranzo ma prima abbiamo riconsegnato l'auto alla genitrice, Lui non so perchè ma aveva una gran fretta di andarsene...Aveva fame, credo! (e nn sto scherzando)
Riso e verdure al curry con pollo...e più tardi i regalini per me: un accappatoio color lillà (non amo il lillà ma lo concedo su un accappatoio) acquistato affinchè sia usato da me stessa medesima a casa sua poi un collarino in stoffa nera con rosellina come pendente e orecchini pendant...
Avete presente da bambini, quando gli amichetti vi fanno un regalo sperando poi di poterci giocare?
Io ho avuto quella sensazione lì. Si perchè a Lui piacciono le signorine dark o gothik, io un pochino mi ci ritrovo anche se ho perso un pò di fantasia per strada e dunque, nel pomeriggio dedicato alla ginnastica, gli ho fatto comprendere quando apprezzassi il regalo. Indossandolo. (il collarino mi sta un pò largo)
Penso che quando sarà il Suo compleanno quelle due cosette faranno parte del MIO regalo, o almeno di una parte di esso.
Non c'è molto altro da ricordare perchè sedermi sul suo balcone con thè e biscotti e guardare il cielo che avverte pioggia mentre lui ripassa tedesco e poi aiutarlo e ripassare, non ha bisogno di descrizioni...ed addormentarmi e svegliami accanto a Lui è ormai come mangiare e bere, quasi una necessità.
Il ristorante sopra Monte Morello sta ancora là, prima o poi ci ritorneremo così come ritorneremo nei dintorni di Polcanto -magari di giorno- dove son stata Martedì, dopo aver partecipato alla manifestazione del mattino...(presto le foto) e dove ho conosciuto quella che in altri lidi definirebbero una "Erbara" sebbene fossi un pò rintronata e fossimo arrivati in ritardo -ME NE .SCUSO anzi CI SCUSIAMO) e non sono stata in grado di esser più dentro i discorsi della grigliata resta il fatto che mi ha ha fatto piacere rivedere persone in un contesto extra casalingo e conoscere una persona interessante.
Dovrò informarmi meglio su di essa...è una scrittrice.

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