sabato 18 giugno 2011

Oggi: minestra di pertiche!!

Oggi avevo la mia... sesta lezione?? Si, sto già perdendo il conto! Gh! 
Allora, vi dovrò riassumere la Quinta che mi pare che la quarta ve l'avevo narrata. Innanzitutto non c'era Doris che a causa di una gala sotto il piede non poteva pattinare, dunque c'era Luciano che io con lui mi trovo bene, mi trovo bene con tutti e due ma con lui un pò meglio più che altro perchè numericamente parlando mi ha fatte più lezioni. Tutti e due hanno uno stile personale ma entrambe funzionano.
Ormai era la seconda lezione che affrontavo sullo stradone laterale delle Cascine e devo dire che è andata meglio della prima, dopo un certo -definiamolo così- incespicare mi è venuta l'andatura sorrevole ma un pò da orso 'mbriaco, nel senso che il mio busto tendeva a dondolare, cosa che non dovrebbe fare, ed il ginocchio sinistro tende ad essere rigido invece che flettersi, cosa che invece dovrebbe fare. Definiamole cose di routine che si hanno quando si impara del resto pattinare NON è una cosa naturale. Di routine temo che continuerà ad essere la mia caduta di culo quando rientro dallo stradone al piazzale passando attraverso i paletti divisori, sarà la stanchezza che mi rende ancora più rigida ma un pò la posizione ancora da imparare correttamente un pò il terreno leggermente inclinato verso l'alto che poi si riappiana e il pezzo d'asfalto granuloso...insomma l'è un macello e cado di chiappa! Stavolta l'ho pure sentita ma almeno non mi son fatta male al braccio.
Certo è che una volta dentro sul pavimento liscissimo mi trovo meglio. Lo stesso non si dice all'andata che son senpre intesita.


Ed oggi? 'Na rogna!!
Chiariamo: io da casa esco tutta contenta e felice, sorridente verso il mondo e quasi l'umanità, mi lascio a casa i miei problemi -cosa che comunque faccio spesso- e godo di quel che c'è o quasi.
Oggi ho messo i miei sandali Doc Scholl, quelli bianchi infradito solo che fatti pochi passi instrada mi rendo conto che il problema al sinistro c'è ancora: mi scivola un pò ed io irrigidisco il piede ed il polaccio! Bestemmie metaforiche!
Il problema è che cammino così per mezz'ora fino a Le Pavoniere ed arrivo idem al club! Mi girano Hoglioni? Un pò! Ma mi siedo e respiro, Doris non c'è ma una ragazza che la sostituisce sopratutto al banco perchè è lui, Luciano, che fa lezione. Fatto sta che entra una ragazzotta con mamma (almeno credo sia la mamma) un pò gnè gnè che non so che chieda a Luciano che un pò se la prende: si parla di ritardi -da parte della signora- e di appuntamenti addirittura chiesti DUE volte. Mò se tu arrivi tardi non puoi certo pretendere di allungare il brodo (e, dico io, senza manco avvisare) non è un problema che riguarda l'insegnate che certo non sta lì a cazzeggiare ma a insegnare ad altri che hanno preso un appuntamento e ci tengono a quella lezione. Insomma, non so dire perchè ma la cosa mi ha innervosita...mi son accorta subito che tra gamba sinistra e nervosismo (non so se acquisito dalla scena o dalla gamba) qualcosa non andava: ho cercato di alzarmi ben due volte riuscendoci alla terza, dirgendomi alla porta più malamente del solito e mi dico che non va bene anche se mi capita all'inizio. 
Fuori mi guardo una scenetta deliziosa: il piccolo Lorenzo ed una ragazzina -entrambe bravissimi- con le loro tutine del club (lui poi con tutto l'armamentario e gli occhiali e i capelli un pò lunghi è carino da morire) pattinavano assieme una dietro all'altro tenendosi per mano.
OOOooooHHH!! Checcariiiiniii!!!


              
La loro lezione era finita ma son rimasti lì per un altra pattinando e giocando! 
LLoooooVVVe!!

 
Osservando questo spettacolino mi distraggo e quindi, seppur irrigidita come un ciocco, mi dirigo sullo sterrato sperando di distrarmi ulteriormente che magari mi sciolgo pure. Naturalmente Luciano NOTA la cosa. 

 
Eppure sullo sterrato ci sto bene e siccome c'è una allieva nuova -Angela- cerco anche di rendermi utile nei confronti di una persona nervosa come lo ero io alla mia prima lezione; sullo sterrato la rotella non scivola e riesco ad assumere molto bene la posizione per pattinare e a fare l'esercizio sia di partenza che quelli di riscaldamento/equilibrio...Cacchio se avevo equilibrio! Ero maledettamente ottimista!! Addirittura ottimista!! Avanzo e Luciano mi dice di andare sulla strada, quella da cui arrivo e che è all'ombra (lo stradone, data l'ora meridiana, è il caso di evitarlo) dove potevo inizare a fare un certo esercizio che avevo visto fare un paio di lezioni fa: allargare e stringere le gambe mentre pattino! 
OiOi!
Uno stoccafisso in confronto era un contorsionista da circo! Presente quelli che si chiudono in una scatola o in una valigia? Ecco! 
"Che hai mangiato ieri sera? Minestra di pertiche?" -battuta numero uno di Luciano e che sarà ripetuta almeno un paio di volte. In un ora!


Arranco ma bisogna dire che la strada, lì, è un pò più crepata e bucata dello stradone che tra l'altro è pure il doppio...Insomma se non vai abbastanza veloce la rotella davanti si va a incastrare nelle fessure o nelle buche dandoti una bella sensazione di doppio carpiato frontale con tuffo.
Ho ingranato un pochino ma non abbastanza. Niente da fare, legnosa più delle panche che stanno da qualche parte forse alle Cascine; mi sforzo di mantenere la postura giusta e ci sarei pure se non fosse per quell'irrigidimento generale e la sensazione che inciampo e addio denti! 
Non va, non va davvero. Ho provato comunque ad eseguire l'esercizio con piccoli ma scarsi risultati. Bisogna dire che io non contesto affatto l'insegnate anche perchè è tutto molto logico: la postura E' importante così come la posizione dei piedi; E' importante rilassarsi e saper flettere le ginocchia (o GINOCCHI, come dice Luciano) E' importante eseguire queste cose su questa strada perchè prima o poi è lì che si va a pattinare e l'esperienza diretta è la meglio cosa (di qui è amche il suo metodo, leggermente dfferente da quello di Doris) E' altrettanto importante sapersi muovere così da frenarsi: se rollo verso il basso devo "solo" spostare il corpo anzi, i piedi lateralmente così vado almeno a rollare al sicuro rallentando come so -almeno razionalmente- già fare. Si, si, lo so: tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare, se vogliamo nel mio caso c'è un oceano. Tra l'altro primigenio.
Ed infatti sono pure caduta. Al solito, di culo! Sarà, ma conoscendomi preferisco mille volte cadere di culo che cadere di faccia, non sono affatto convinta di riuscire a tebdere le braccia per evitare di sbattere il muso.
Comunque e prima che scadesse l'ora Luciano mi manda al centro del piazzale dove fare curva sino all'entrata, arranco ed eseguo un pò malamente. Davvero non è giornata! E mi sistemo alla porta ma non reggo in piedi, già sono un pò in discesa ma sento di non reggere e mi siedo ed osservo Lorenzo e la sua amichetta divertirsi pattianando. INVIDIA!!
Una volta che ritorna Luciano mi impunto a salire per bene anche se al solito accompagnata da lui (accade sempre con chi ha poca o nulla dimestichezza coi pattini, almeno in quel punto) una volta dentro pattino abbastanza bene e tranquilla. Ma dentro mi rodo da morire, mi sembra di far perdere tempo a lui ed a me stessa.
DEPRESSIONE OBLIGE!!!



Spero e dispero di fare meglio, la prossima volta. Il momento è importante per procedere ed iniziare ad evolvere...magari anche arrivare un pò prima per provare a sciogliersi i muscoli o fare addirittura un bagnetto caldo.
SIGH!

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