sabato 30 aprile 2011

Di Nozze Reali là e qua...

Beh, vi dirò la mia...Non disprezzo affatto le nozze tra i due giovincelli inglesi.
Molti britannici vedono assolutamente di buon occhio questa unione come la possibilità di cambiamenti nel futuro, uno scossone alla melma in cui s'è invischiata la politica e l'economia inglese. Già a suo tempo con la scipita Lady D ciò avvenne ed effettivamente la signora fece cose che non erano mai state viste, dal dopo guerra in poi, fare dai membri della famiglia reale...cose tipo fare la fila in un fast-food, banale ma assai importante per la considerazione che ciò suscitava nel popolo. E' bene chiarire che Lady D era discendente di una Dama di Camera delle regine ecco perchè fu scelta...lascio da parte le mie considerazioni personali sulla persona in sè ma quello non ne faceva necessariamente un membro della corte seppure gravitante in quella sfera dal punto di vista dell'appartenenza di classe. 
Dalla fila al fast-food al fidanzarsi con una ragazza che non è nemmeno aristocratica il passo è breve e non è da poco. C'è anche da tener conto che non stiamo parlando di una famiglia reale italiana ma di quella inglese e dunque appartenente ad un altra mentalità essenzialmente assai differente da quella italiana: si parla di Senso del Dovere e Responsabilità, di coscienza del proprio ruolo in quanto goveranatore dello stato, capo della chiesa e dell'esercito...Stiamo parlando del bisnipote di una coppia di reggenti che durante i bombardamenti su Londra Restarono a palazzo invece che abbandonare la città, che imposero a corte severissime regole di razionamento viveri  che arrivarono a porre limiti anche nell'acqua pe il bagno e che dopo ogni bombardamento scendevano nei quartieri danneggiati a parlare con la folla, a confortare (credo che la regina  in gioventù abbia fatto la crocerossina ma non ne sono certa). Gente che aveva rispetto per il lavoro altrui e dei suoi sottoposti (guardatevi The Queen se volete capire meglio c'è una scena ben precisa). E devo dire che, pur non avendolo visto, di cazzate sulla famiglia reale del periodo bellico, in occasione dell'uscita de Il Discorso del Re, di cazzate ne ho lette...I soliti ItaGLiani.
Ovvio che parliamo anche di un altra generazione, quindi con una visione anche rigida delle cose, generazionale appunto che non approva facilemente un divorzio nonostante sia previsto e dalla religione praticata e dalla società...ed è stato questo che ha in parte allontanato la gente dalla famiglia reale la sua rigidità e la eccessiva distanza dalla società che comunque non ha impedito di reneder assai attivo il Regno Unito, o quanto meno Londra che tutt'ora ha lo stigma di città delle possibilità. Sinceramente non saprei dire se la famiglia reale itaGLiana sia all'altezza di costoro, secondo la mia amica Susan -che in gioventù "combattè l'Impero" e salì sulle barricate della Parigi del Maggio del '68- secondo lei, no. La famiglia reale italiana infatti se n'è scappata alla prima avvisaglia che potessero fargli chissà che...del resto ad infognarsi coi Fasiscti che a loro volta si infognarono con i Nazisti non si può dire che ci si guadagnasse...ma di qui a fuggire dà un pò la caratura delle persone, no? 
Detto ciò ammetto che le spese della cerimonia -che almeno sono pubbliche!- potrebbero essere a carico della famiglia stessa...ma per quel che ne so, dall'incendio del Castello di Winsor le cose dovrebbero essere cambiate...In Inghilterra è un altro sentire, un altro commentare e stando alle immagini della BBC (mica FOX, dico) la gente ha vissuto abbondantemente ed in famiglia o in gruppo l'avvenimento...Direi che che magari -da noi- si poteva dare un pò meno risalto alla cosa nei giorni precedenti (ma forse la gente almeno ha imparato qualcosa dagli speciali di La7, per quanto riguarda la famiglia reale?) e, ammettiamolo, questi reali hanno avuto la decenza di non celebrare la cerimonia il Primo Maggio, o durante una Festa dei Lavoratori o comunque una fetsa laica o civile o republicana che dir si voglia come invece farà la Santa (poco) Romana Chiesa col Papa Giovanni Paolo II...
La classe e la decenza non appartengono più nemmeno a questa Chiesa Cattolica.

Citazione:
"Michele, io sono felice che tu esisti? Tu non sei felice che io esista?"
"No!"
 Credo sia da Palombella Rossa, di Nanni Moretti. 

2 commenti:

  1. Azz! Credevo avresti beccato subitosubito...No, credo sia Palombella Rossa, perchè poco prima lui -Nanni- dice "Ma sono Comunista..."

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