martedì 6 dicembre 2011

Fa freddo…

Fa freddo ma c’è il sole…Delle notizie alla radio non capisco molto ma non mi fanno star tranquilla, mi mettono un nervoso addosso che, aggiunto al freddo, mi irrigidisce le mascelle: riconosco il sintomo, è una tensione nervosa di cui non sono cosciente finchè le mascelle iniziano a dolermi e son almeno quattro giorni che ce l’ho. Dormo come un sasso, profondamente e da un paio di mesi, è come se il mio corpo, il mio inconscio stessero prendendo la rincorsa per…non so cosa, anche se alcuni di giorni fa avrei potuto anche piangere.
Odio piangere, lavar via le cose, ma in questo caso era solo uno sfogo per la tensione, almeno quella non sarebbe male lavar via.Ho  avuto oscillamenti sottili di umore, un pò allegra un pò depressa, sempre imputabili alla tensione immagino, gli unici momenti di quasi tranquillità è stato quando son riuscita a concentrarmi sulla ricerca di materiale per dei disegni, riadattamenti di vecchi cartoons, più aderenti alla realtà dell’abbigliamento delle epoche in cui erano ambientati: Lady Oscar e Candy Candy, principalmente…una parte delle ricerche le ho svolte su carta e questo non è difficile ma il resto era utile la connessione che oggi c’è e domani non si sa. Nel frattempo ci s’è messo il mal di testa, giusto per non farsi mancar nulla. Ovvia.
Sono stata sopra l’Antella, in un altro rifugio, un raduno tra amici –due in particolare- di Lui. Al solito siam partiti in ritardo rispetto al programma, (ora come ora non ricordo nemmeno perchè…gh!) e siamo giunti in loco che era buio pesto, in montagna,  anche se vedevamo le luci della piana il buio è buio e basta, roba seria! E nessuno ci aveva avvisato che c’era un poco di strada da fare a piedi dal parcheggio della macchina al rifugio vero e proprio! Meno male che il cellulare di Lui ha la funzione torcia elettrica ma la cosa mi ha fatto pensare che d’ora in poi sarà bene che mi porti appresso una piccola torcia, non si sa mai…Speravo di far più foto stavolta, più varie, il problema è che mi dimentico automaticamente che ho CON me e SEMPRE la diGGitale e mi faccio sfuggire sciocchezze che al limite sarebbe buffo metter su internet…che so,il rigurgito che chissà quale predatore mollò in mezzo alla strada che facevamo su Monte Morello mentre salivamo a Gualdo: c’erano almeno tre topi. Potrebbe anche esser argomento di conversazione. Beh, ad ogni modo foto ne ho fatte ma dato il posto e l’ora sono quelle che si farebbero ad una qualsiasi cena…ma è stata una bella cena scoprendo tra l’altro di esser in compagnia di musicisti che hanno improvvisato alcune sessionZ tra country (da una colonna sonora, credo ma non ricordo quale per quanto mi sia familiarissima…) e blues. La notte non mi spaventa ma negli ultimi anni eccita troppo la mia fantasia in senso macabro, mi sto ridicolmente auto-influenzando. Nervi. Ma c’erano queste stelle stupende, anche se l’aura delle luci urbane ed extra-urbane quasi invadeva quel posto c’era comunque modo di vedere stelle bellissime ed ancora una volta mi son dispiaciuta per non saper riconoscere che l’Orsa Maggiore. E manco c’era Kenshiro!
Poi ricordo (inevitabilmente, visto che ci pensa Lui) che il 1° Dicembre è il suo compleanno e mi riprometto di fare dei preparativi, quelli che posso ma li farò. Visto che da Febbraio ancora qui giace la valigione dell’ultima mia ospite che NON si decide ad organizzarsi per ritirare il tutto, mi debbo arrangiare col posto che ho (vabbè NON è così poco) ma vorrei fare questa stOnsa più accogliente lo stesso…Hmmm…non sarà facile, in vero…Mercoledì rientro a casa verso tardo pomeriggio e dovrò ritirare il dolce e far un pò di pulizia…e cucinare qualcosa e NON SO COSA!!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAGH!
L'altro fine settimana siamo stati anche a Bologna…e prima della partenza abbiamo fatto un salto al Decathlon per testare delle bici per la mia misura…SI! Ebbene SI! Lo confesso: per la mia misura ci son le bici al limite massimo per ragazzini, 1,55…io sono appena più di quell’altezza…nella sezione adulti ci sono le EXTRA-SMALL! Vedete voi…Comunque siamo andati a Bologna per incontrarci con due suoi amici che già conobbi in occasione della riapertura stagionale dell’ EXenzia, in questo caso avremmo gustato tigelle e crescentine…ed ovviamente amme è venuto il mal di testa prima di partire, uno di quelli che pian piano mi piglia anche allo stomaco e lì son rogne con la R maiuscola! Lui ha guidato per la Statale, per un panorama più gustoso, tranne quello visto lasciate le montagne verso Bologna poichè stanno facendo dei lavori per l’Alta Velocità o una nuova autostrada, avessimo avuto un pò più tempo avrei scattato delle foto mentre eravamo sugli Appennini…Si! Eravamo ancora una volta in ritardo!…Una volta giunti nella città del “Sorbole!” abbiamo parcheggiato davanti ad un Centro Sociale…di anziani! Che secondo me, vedendo come giocavano a carte alcune signore, erano anche più pericolosi degli agguerriti giovincelli che per luoghi comuni hanno l’esclusiva dei Centri Sociali. Il Centro Sociale è dedicato a Katia Bertasi, vittima della Strage di Bologna. Il posto era caldissimo e fuori era freddissimo ed umido! E poco dopo ho scoperto QUANTO!!
Abbiamo fatto un giretto veloce verso la stazione, passando davanti al nuovo palazzo del Comune che è modernissimo al massimo: così moderno e stiloso che la fontana moderna ha la cascatella a parete ed una enorme ed altissima pensilina fatta di tubi…Non solo ci si domanda SE detta cascatella a parete gelerà di inverno ma…su questa pensilina si è espresso a suo tempo un anziano geometra: “Ma, per quella pensilina lassù, ci avete pensato a come fare quando vengono le gelate e si formeranno i ghiaccioli?”  …  OPS! Io mi sono immaginata TORME di passanti o cittadini affaccendati nelle varie missioni burocratiche zigzagare per evitare le stalattiti (o stalagmiti?) di ghiaccio che si staccavano dalla futuristica pensilina! La cosa pare sia stata risolta spendendo altri milioncini per un impianto che riscaldasse quei tubi onde evitare la formazione ghiacciata. Le gelate devono esser ben comuni, in quanto la città è umidissima! Più che foschia c’era una certa nebbia ed una umidità che a stento non invadeva il mio spazio vitale sotto il piumino. La condensa la intravidi già sul ponte che passa sopra la ferrovia (dev’esser bello di giorno e con un bel sole) una volta passeggiato sotto gli affollatissimi portici giungiamo ad una porta delle antiche mura e sotto vedo ciò che resta dei canali che attraversavano Bologna nell’antichità permettendo un rifornimento dal mare e lungo il fiume, questi son quelli interrati e mi hanno detto che vi si fanno delle visite guidate in barca con un tizio vestito da Dante Alighieri che vi legge la Divina Comedia…Ora, a parte l’indubbia suggestiva situazione di brani dell’opera mentre stai su una barca in un fiume sotterraneo, io non so perchè ma mi immagino una lectura Dantis con una certa cadenza bolognese…”Nel prinZipio del camìn di noshtra vitta, mi ritrovai in una shelva oshcura…Che diritta via l’era shmaritta…” Giungiamo poi in questa piazza dove c’è il mercato: enorme. E’ tardi (al solito) ma visitiamo velocemente ed al buio ed ho la prova! Sulle bancarelle c’è una condensa da paura!! Avrei potuto scrivere “Squinzia G. sei una mantenuta!” sui finti moschettoni venduti dai Bengalesi! O sulle scarpe dai tacchi vertiginosi! Così come sui completi sado-maso per i Goths…Naturalmente il mio mal di testa era aumentato nonostante la cibalgina prontamente datami da uno dei nostri ospiti. AL nostro ritorno soffrivo ormai di stomaco. E le tigelle erano là dentro, ad aspettarci con le crescentine e tutto l’armamentario di affettati, squacquerone, lardo e non-so-cosa-ma-non-potevo-mangiarlo, parmigiano e cipolline! Le cipolline rosse sott’aceto mi hanno salvata per un pò…ed ho potuto gustare quanto servito seppur limitatamente…poi mi butto: o la va o vomito! La CAMOMILLA!!! Bollente, pesante, mi rilassa e lentamente fa effetto…Infine, balzo in piedi!
Lui mi precede come un tempo certi soldati precedevano i messi imperiali, se avesse trovato delle sedie sul nostro percorso le avrebbe fatte saltare come in certi films horror quando il mostro invisibile si avventa sui protagonisti; corriamo al bagno con me che mi copro la bocca! E’ CHIUSO! Prontamente il barista ci avvisa che c’è un altro bagno nella sala da ballo. Attraversiamo mentre l’orchestra fa le prove per i lisci ed i valzer, Lui mi apre la porta ed io finalmente vomito l’anima! Due volte! Ripresami pulisco gli schizzi sul water in omaggio ad un bagno così lindo che avremmo potuto mangiarci dentro. Un leggero cerchio alla testa ma va già meglio. La serata prosegue ancora un pò…riesco a ridere meglio, più spontaneamente ma non me la sento di mangiare ancora. Ci salutiamo, speriamo di ritornare presto per il mercato, magari ad un ora più pomeridiana. Mentre guida sull’autostrada Lui GIA’ medita sul viaggio: in treno  e via porrettana con cambio appunto a Porretta. Mi ha spiegato il motivo e spero di godermela anche perchè le vecchie vie ferrate son suggestive, specie se scavate dentro le montagne quasi a spirale…Sto molto meglio e mi godo il viaggio tranquillo, facciamo una piccola sosta per un bisogno e Lui mi dice di guardare il cielo: pienissimo di stelle! Le nuove autostrade quasi mi fanno impressione con quelle gallerie immense e non so perchè ma son rimasta ipnotizzata da quelle enormi ventole per il ricambio dell’aria, ed anche le gallerie artificiali con vaste barriere anti rumore…anche se non riuscivo a capire chi dovesse esser protetto dal rumori del traffico, in certi punti c’eran si e no delle fabbriche…Nonostante anche a Firenze facesse freddo comunque credo di aver sentito la differenza tra il nostro freddo e quello bolognese mentre viaggiavamo, c’era penetrato nelle ossa e nei vestiti comunque.
Ma il sole. Ne ho bisogno, come ho bisogno di colore e scintillii, ho bisogno di un pò di carnevale intorno, di sistemare la stOnsa per il Natale, quest’anno finalmente rifaccio l’albero e lo riadobberò con palle di vetro che hanno la mia età mancano solo le lucine ma per quello si vedrà. Ho bisogno di un abbraccio lungo una notte.

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