domenica 20 febbraio 2011

15 febbraio 2011, cinema Odeon, spettacolo delle 22,15...all'incirca.

Martedì sera io e Tessa del gruppo anobiano siamo andate a vedere con trepidazione "L'Ultima Zingarata, un funeralone da fargli pigliare un colpo!" il tributo ad Amici Miei ed al Maestro Monicelli (all'epoca ancora in vita). Si omaggia partendo da una scena in particolare.
 La scena cui si fa riferimento è questa...



                                                                                                                              
 
Da quand'ero ragazzina, mi son convinta che la versione di "Bella figlia dell'amore..." avesse una personalizzazione da parte di questi "zingari" : "Bella figlia dell'amore, schiavo son dei vezzi tupi...(segue)...le mie pene, le mie pene DEL MIO PENE consolar..." Ammetto che per tutta la settimana precedente l'anteprima mi son canticchiata questa "arietta" così come vi scrivo, a mente, per mia fortuna! Ma proseguiamo...

Vestita per l'occasione scendo col mio ombrello azzurro e muovo verso l'Odeon, che tra l'altro è uno dei miei cinema favoriti: amo quel liberty e quelle vecchie insegne illuminate all'interno, gli stucchi, gli ori, le balaustre, i mosaici e la biglietteria in legno tutt'ora conservati.
Piove, non tanto, ma piove e c'è già folla fuori e sopratutto dentro! Pieno come un uovo e siamo al secondo spettacolo, sulla porta di sinistra dove hanno steso un tappeto rosso c'è un avviso: i biglietti sono del tutto esauriti. I biglietti del primo spettacolo erano esauriti già due settimane prima! Ricordo una simile affluenza solo alla prima de Il Signore degli Anelli sempre all'Odeon, ed era di pomeriggio. 
Arriva la Tessa e ci sistemiamo sotto una delle arcate che proteggono le porte, attendiamo più di 20 minuti circa forse mezz'ora oltre l'orario previsto ma attendiamo all'asciutto via via che arriva altra gente. Tiè! 
D'un tratto la Tessa, dall'alto dei suo centimentri in più rispetto alla sottoscritta, nota che hanno aperto le porte laterali, dei movimenti, un fremito scorre nella folla dentro che inizia a scorrere, il problema è che si muove anche quella dietro a noi e per poco la mia compagna di avventure non rimane spalmata sull'unica anta vetrata chiusa. Nel parterre ci sono le maschere che, come vigili urbani, dirigono gli spettatori alla platea, si impedisce di salire finchè il traffico non scorre riempiendo la sala e solo dopo si farà lo stesso di sopra. Ho notato tuttavvia, dove potevo, che alcuni posti sono rimasti vuoti.
Altra cosa che ho notato erano dei personaggi vestiti "ammodino" cosa che mi ha fatto pensare che a questa prima si poteva fare come quando si va al The Rocky Horror Picture Show, vestiti appunto "ammodino" (puttane o militari?). Calano le luci e sul palco -sul cui schermo è apparso l'annuncio mortuario del Perozzi- entra un tizio con cilindro e grancassa che batte a ritmo lento a cui seguono, sotto il palco, altri membri del Circo Nero; entra la banda musicale "La Primula" di Fucecchio che suona a ritmo funerale "Bella figlia dell'amore..." e dal fondo platea entrano i tipi vestiti "ammodino" di prima che recano una bara tapezzata degli annunci mortuari come quello proiettato sopra il palco...



Salgono e depongono...poi salgono le majorettes coi loro pon-pon ed infine gli Hare Krishna...in silenzio. D'un tratto il ritmo cambia e si fa allegro, si balla sul palco e si fanno scoppiare coriandoli e sul palco arriva Francesco Conforti, ideatore e produttore del corto, con uno dei registi, non ricordo se si trattasse di Federico Micali o Yuri Petrini ma si sapia che costoro furono coinvolti nella realizzazione del bellissimo documentario sul Cinema Universale, altro grande successo che raccolse pubblico e sold-out per un altra intoccabile leggenda fiorentina...Così scopro che al primo spettacolo c'erano Gastone Moschin e Milena Vukotic che hanno e avevano plaudito e sostenuto, assieme al Maestro Monicelli -all'epoca delle riprese ancora vivo- l'iniziativa. Così come scopro che anche il sindaco Renzi doveva esser presente...Il Sabato mattina seguente poi ho saputo ancora che il sindaco non era nemmeno arrivato nonostante l'invito, di qui il motivo del ritardo del secondo spettacolo...E bravo! 
Durante la presentazione si omaggia il Maestro e riassumono le traversie del lavoro svolto. Poi si riparte con la musica allegra di prima e si termina con un "Branca Branca Branca! Leon Leon Leon!" 
Sostanzialmente il corto è per buona parte un Making of prima della scena omaggiata vera e propria, quella che ho postato all'inizio. Questo tributo viene dal basso dove si raccolgono i soldi a mò di colletta in quel di S.Frediano, dove gli attori per la maggioranza non sono professionisti e tutto è fatto per amore del cinema e di un film che sia e sopratutto a Firenze è considerato intoccabile!  
 E' stato anche attraverso la radio -Controradio- che si lanciò l'appello per le comparse al funerale, liberi di presentarsi vestiti a piacere pur secondo i dettami e del Melandri e del funerale...lo confesso, mi mordo ancora le mani per aver ceduto alla pigrizia, a me che bastava attraversare il ponte per arrivare in Santo Spirito!
 E' il Melandri -interpetato da Gastone Moschin- che vorrebbe un "funeralone" per l'amico Perozzi per far dispetto alla moglie e al figlio di quest'ultimo, decisamente "rompiballe" e rigidini rispetto al defunto.
Comunque eccoli, puttane, militari, bande e telegrammi e corone...Ed io aggiungo Supercazzole e Come fosse antani...




E come vedete nel filmato qualcuno ha già dato!
E come potete vedere da questo filmatino ci si rende conto della gente "qualunque" che ha voluto esser partecipe e se vedrete il corto vi sarà ancora più chiaro!
Come inizialmente sapevo, il Maestro Monicelli non è potuto esser presente fisicamente alle riprese e nonostante avesse accettato un ruolo, quello che fu dell'Adolfo Celi, ed a dare il primo ciak. Come poi la cosa è stata risolta sta nel corto quindi compartevelo che tra l'altro fate una buona azione dato che una parte del denaro va in beneficienza alla Busajo onlus. 
Che dire? Che ho passato una bella serata, che mi è piaciuto quel che ho visto ed è piaciuto anche alla Tessa e peccato che durasse solo 75 minuti, circa, che c'era un casino di gente e chissà quanta ce n'era al primo spettacolo, che c'erano tanti giovani ma anche tanti signori di mezza età e oltre che scommetto sapevano a memoria il film. Tanti sono stati gli applausi, spontanei e di cuore.
Ed il Conforti, vi dirò, mi piace un casino come si veste!!

Il giorno dopo la proiezione, nelle edicole usciva il libro più dvd allegato alla Nazione -8,80 €- andando al lavoro ho fatto una capatina e me lo sono "accattato". Voi poveri mortali in ritardo potete trovarlo -forse- ancora nelle edicole oppure nelle librerie Giunti e -pare- anche nei supermercati...
Alla faccia dei signorini/e di collina che certamente manco sapevano di questa occasione, ma mica possiamo pretendere che si abbassino a tanto! (eh bè! Anche di via della scala!)

Questo corto è stato presentato anche alla 67a Mostra del Cinema di Venezia, ma io a differenza dei Fiorentini non ho bisogno dell'etichetta per considerare un qualcosa o un qualcuno, eppure il corto là c'è arrivato con tanto di corteo!

Ah! La voce narrante del Perozzi, qui nel corto, è del buon Tony Topazio -Controradio- che io trovo azzeccatissima!


Sbiriguda a tutti!



2 commenti:

  1. Tony for president (é l'unico che io, rospa fino all'osso, salvo di tutta la kermesse) ;)

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  2. PPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!

    Ma d'accordissimo per il Tony!!

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