mercoledì 12 gennaio 2011

Di passere scopaiole...anzi, prunella modularis...

Recentemente e non solo in occasione di Pitti Uomo, a Firenze è scoppiato un bello scandalo, di quelli che infervorano un bel pò...Oliviero Toscani, fotografo e grafico (o qualcosa del genere negli anno '80 e '90) ha eseguito una serie di dodici foto per il calendario del Consorzio Conciatori di Pelle...dodici mesi, dodici foto di...passere...vulve, bernarde, tope, gnocche, pubi etc etc...denominate vagine...Ora, giusto per esser puntigliose vorrei sottolineare che la vagina è essenzialmente la parte nascosta del genitale femminile all'interno delle grandi labbra, Toscani ha fotografato la parte esterna, il pube, quella che normalmente si depila più o meno totalmente. A sua difesa potrei dire che una volta tanto sono state rappresentate delle vulve non iper depilate (al limite dell'infantile e qui ci sarebbe da riflettere) ma normalmente villose, di differenti tonalità come bionde, brune etc etc ma finisce tutto lì.
Le femministe si sono indignate da ogni dove internettiano ed hanno tuonato per l'ennesimo, ridicolo, sfruttamento del corpo -o di una parte di esso- femminile. 
Hanno ragione? Esagerano? Travisano?
Beh, inizialmente io concordavo, e concordo tutt'ora, è che non riesco a vedere proprio la connessione tra vulva pelosa e Consorzio Conciatori di Pelle (dimenticavo, conciatori con sostanze NATURALI). Mi sfugge ma io non sono una fotografa e non sono diventata una grafica pubblicitaria. 
Un altra cosa che non capisco -sostanzialmente connessa con la mia perplessità- è la necessità di usare tette, culi e vulve o labbra (sostanzialmente sostitute non proprio caste delle vulve) per cose che sostanzialmente nulla hanno a che fare col prodotto pubblicizzato, e non mi si tiri fuori cose come contrasti e fuori contesti voluti, spiazzanti etc etc. 
Invero, tanto s'è visto in giro in materia anatomica femminile che anche un eventuale contestualizazione ormai sarebbe scontata, stupida, ottusa, infantile, adolescenzial-ritardata, facile anzi, facilona! 'Na palla!! E' che, volgarità a parte -giudizio del resto personale- mi sembra una fottuta scorciatoia del cazzo! Inoltre io suppongo che i signori del Consorzio Conciatori di Pelle non siano solo maschi o almeno suppongo che abbiano acquirenti anche di genere femminile e dubito siano tutte lesbiche...quindi non mi dispiacerebbe sapere da loro con che faccia consegnerebbero ad una cliente o con-socia un calendario simile. Magari pensano di omaggiare l'essenza femminile? Insomma...Un pò come consegnare ad una gallina dell'uovo sbattuto o un ventaglio fatto con delle penne di una consimile...Sinceramente non mi sento omaggiata ma forse perchè non son nè cliente nè con-socia...e non compro oggetti di pelle conciata con prodotti naturali.
Del signor Toscani si possono trovare migliori esempi di ciò che si può esprimere sfruttando il media della pubblicità, per Benetton e non solo, il fotografo è stato in grado di scuotere la coscienza sociale su vari temi come l'aids, la sessualità, la morte ed altro ancora, spesso con foto shockanti oppure dall'impatto visivo forte, tutte cose mostrate in tempi in cui non le si affrontava o per lo meno non le si approfondiva in maniera sufficiente o onesta, temi anche visivamente distanti venivano dati alle masse. E dunque, cosa abbiamo stavolta? Pubi depilati semplicemente. Dodici differenti pubi villosetti per dodici mesi. 'Embè? Che mi dice? Che mi trasmette, a parte un senso di fastidio, di dejà-vù, di scontato? Di faciloneria!
Diciamolo chiaro, anzi lo riprendo da un link da Facebook e cito a memoria, quindi potrei errare ma di poco: "quando un creativo non sa più creare, usa la vagina."
Credo che la soluzione sia tutta lì, semplice semplice, usare lo scandalo, la chiacchera effimera o veemente per reclamizzare un qualcosa, se volgliamo possiamo dire "Basta che se ne parli!" 
Insomma, io vorrei sapere perchè se ne debba parlare COSI'!  Con tutta l'esperienza, l'estro che si suppone siano stati accumulati negli anni, che mi rappresenta tutto ciò?

Mi rappresenta che qui più che all'uso gratutito ma razionale dell'anatomia femminile, abbiamo un uso mediocre e gratuito dell'anatomia femminile ad uso e consumo della mediocrità altrui, inclusi coloro che accompagnandosi al fotografo, hanno discusso (o discuteranno) del lavoro alla tavola rotonda tenutasi (o che si terrà) a Pitti Uomo. 
 Eppoi, se di pubi, o vulve si voglia parlare, beh, io penso a Courbet...e penso che Toscani non ha inventato un bel niente!

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